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Lettera d’Amore di Zelda Sayre a Francis Scott Fitzgerald

MILANO – Fitzgerald conobbe Zelda nel 1918 in Arizona, durante un ballo del Country Club di Montgomery, ma lei in un primo momento, rifiutò di sposarlo poiché lui non poteva offrirle l’agiatezza che desiderava. Si sposano nel 1920 e il loro matrimonio fu un continuo susseguirsi di alti e bassi. Gli anni newyorkesi furono anni vissuti all’insegna della mondanità e dello sperpero che indebiteranno lo scrittore in modo preoccupante. Durante un soggiorno estivo a Ville Marie, Zelda conobbe un certo Edward Jozan, un aviatore francese, se ne invaghisce. Iniziano i litigi e le incomprensioni. Questa lettera, tratta da “Pensieri Riflessi“, contribuisce a raccontare l’amore tra i due sposi, un amore fatto di alti e bassi, ma che non si spezzerà mai.

 

Scott, sei proprio spaventosamente sciocco – In primo luogo, non ho dato a nessuno il bacio d’addio, e in secondo luogo, nessuno è partito – tu sai, tesoro, che ti amo troppo per volerlo. Se avessi un onesto – o disonesto – desiderio di baciare solo una o due persone, lo farei – ma non potrei mai volerlo – la mia bocca è tua.
Supponi che io lo faccia – sai che non conterebbe assolutamente nulla – perché non puoi capire che niente significa niente eccetto la tua cara persona e il tuo amore? – Desidererei che ci affrettassimo e che io fossi tua cosi sapresti – Qualche volta quasi dispero di farti sentire sicuro – cosi’ sicuro che nulla ti potrebbe mai far dubitare come dubito io.”

Zelda Sayre 

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