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Le vittime della tragedia sulla funivia di Stresa

Ieri, 23 Maggio, c'è stata una vera tragedia sulla funivia di Stresa. Una tragedia che ha strappato la vita a 14 vittime. Scopriamo le loro storie.

Ieri, domenica 23 Maggio, abbiamo assistito ad una tragedia incredibile. Una cabina della funivia che collega Stresa con il Mottarone, è precipitata e ha causato la morte di 14 persone, compreso un bambino piccolissimo. L’inaccettabile fatto è stato già messo sotto indagine per omicidio colposo. Intorno a mezzogiorno, la vita di 5 famiglie, è stata colpita da un dolore inimmaginabile. Scopriamo insieme le vite delle vittime, per ricordare con affetto.

 

Le vittime della tragedia

La tragedia della funivia di Stresa ha portato via ben 14 persone, vittime innocenti. Sono cinque israeliani, un iraniano e otto italiani – tra cui due bambini. Le loro sono storie di persone, donne, coppie, genitori, che vogliamo ricordare per fare onore alle loro vite. Persone che magari, dopo mesi di restrizioni dovute alla pandemia, volevano riappropriarsi della propria libertà e che hanno visto infrangersi sogni e desideri in un attimo.

Una famiglia distrutta

Un’intera famiglia israeliana, è stata distrutta nella tragedia. Le vittime sono state: Amit Biran (nato in Israele nel 1991), Tal Peleg (nata in Israele nel 1994), entrambi residenti a Pavia, e il loro bambino Tom (di soli due anni). L’altro figlio, di soli cinque anni, è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è stato operato. Insieme a loro, anche i nonni Barbara Cohen Konisky (71 anni) e Itshak Cohen (82), giunti in Italia per stare con la famiglia.

Le coppie vittime

Altre 4 coppie sono state vittime dell’accaduto.
I primi, una coppia calabrese, Serena Cosentino (27 anni), che da alcuni mesi si era trasferita a Verbania, dove aveva vinto un concorso come borsista di ricerca al Cnr – Istituto di Ricerca sulle Acque e aveva preso servizio il 15 marzo; il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi (23 anni), iraniano. Residente a Diamante, viveva a Roma dove studiava. Si erano presi un weekend di svago insieme, finito in una tragedia che nessuno si sarebbe mai aspettato.

Una coppia lombarda, fidanzati Silvia Malnati (27 anni) e Alessandro Merlo (29), entrambi di Varese. Avevano deciso di fare una gita fuori porta, per riprendere in mano la vita dopo le restrizioni della pandemia.  
Un’altra giovani famiglia, Vittorio Zorloni (55 anni), Elisabetta Persanini (37) e il loro figlio di cinque anni, Mattia, morto dopo essere trasportato a Torino. I due, dovevano sposarsi a breve. 
Ed infine, Roberta Pistolato (che ha compiuto 40 anni proprio ieri, giorno dell’incidente), e Angelo Vito Gasparro (45). Erano una coppia del Piacentino ma originari di Bari. Si trovavano in gita al lago Maggiore per festeggiare il compleanno di lei.

 

Le parole della Sindaca

Come leggiamo su SkyTg 24, la sindaca di Stresa Marcella Severino ha spiegato:

“Pare che la causa sia proprio la rottura di una fune traente e degli escursionisti che questa mattina erano qui in zona hanno sentito un forte sibilo e hanno visto proprio la funivia che stava arrivando in vetta, retrocedere velocemente e quando è arrivata al pilone è stata sbalzata via ed essendo un luogo piuttosto impervio deve avere fatto due tre balzelli e poi si è fermata contro degli abeti. Le vittime sono state identificate e sembra ci siano anche degli stranieri”.

Sempre sul sito di Sky TG24, possiamo leggere le altre informazioni riguardanti l’incidente.

Ma la cosa che ci preme ricordare, è l’ingiustizia di fatti come questi, in grado di strappare via la vita a donne e uomini innocenti, durante una domenica fuori porta. Con un ricordo straziante, onoriamo le loro storie. 

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