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La lettera di Ludwig van Beethoven all’amata immortale

MILANO – Ludwig van Beethoven tra il 6 e il 7 luglio 1812 scrisse una serie di lettere a una donna. Il grande compositore stava seguendo delle cure termali a Teplitz in Boemia quando la conobbe. L’identità di questa donna è oggi sconosciuta ed è passata alla storia come “l’amata immortale”. Queste lettere non furono mai inviate: sono state rinvenute solo dopo la morte del musicista, nella sua abitazione. Ecco una delle lettere più significative tratte da LifeGate

 

“Buon giorno 
a letto i miei pensieri sono già rivolti a te, mia amata immortale, ora lieti, ora di nuovo tristi, nell’attesa che il destino esaudisca i nostri desideri – posso vivere soltanto unito strettamente a te, non altrimenti, sì, ho deciso di errare lontano finché non potrò volare nelle tue braccia e sentirmi perfettamente a casa accanto a te e lasciando che la mia anima, circondata dal tuo essere, entri nel regno degli spiriti – purtroppo così deve essere – ti rassegnerai, tanto più conoscendo la mia fedeltà verso di te, nessuna altra donna potrà mai possedere il mio cuore, mai – mai – […] Angelo mio, mi dicono ora che la posta funziona tutti i giorni – quindi chiudo affinché tu possa ricevere la lettera al più presto – sii calma, solo contemplando con serenità la nostra esistenza potremo raggiungere il nostro scopo di vivere insieme – sii calma – amami – oggi – ieri – Quanta nostalgia, quanto rimpianto di te – di te – di te – mia vita – mio tutto – addio – ti prego continua ad amarmi – non smentire mai il cuore fedelissimo del tuo amato.
L.
Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente nostri”

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