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La lettera di Fedor Dostoevskij al fratello

MILANO – Fedor Dostoevskij รจ considerato, insieme a Tolstoj, uno dei piรน grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi. Questa lettera fu scritta da Fedor Dostoevskij al fratello Michail dalla fortezza di Pietro e Paolo di Pietroburgo, il 22 dicembre 1849.  L’avvenimento lo segnerร  molto, come ci testimoniano le riflessioni sulla pena di morte e sulla vita come in questa lettera al fratello. Questa lettera รจ tratta da Tra sottosuolo e sole:

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La vita รจ vita dappertutto; la vita รจ dentro noi stessi, e non in ciรฒ che ci circonda allโ€™esterno. Intorno a me ci saranno sempre degli uomini, ed essere un uomo tra gli uomini e rimanerlo per sempre, in qualsiasi sventura, non abbattersi e non perdersi dโ€™animo, ecco in che cosa sta la vita, e in che cosa consiste il suo compito. Io mi sono reso conto di questo, e questa idea mi รจ entrata nella carne e nel sangue. Si, รจ vero! Quella testa che creava, che viveva della vita superiore dellโ€™arte, che aveva preso coscienza e si era abituata alle sublimi esigenze dello spirito, ebbene quella testa รจ giร  stata tagliata via dalle mie spalle. Eโ€™ rimasta la memoria e le immagini da me create, ma non ancora realizzate. Queste immagini mi bruceranno come piaghe aperte, รจ vero! Ma in me รจ rimasto il cuore, รจ rimasta quella stessa carne e sangue che puรฒ sempre amare e soffrire, desiderare e ricordare, e questa รจ ancora vita.

Fedor Dostoevskij 

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