Hermann Hesse all’età di quarant’anni ha cominciato a dipingere. Il celebre scrittore conosciuto soprattutto per il suo romanzo più famoso, “Siddharta” dipinse come autodidatta. Il suo percorso artistico lo si evince dai suoi saggi in cui parla della pittura, o nelle lettere in cui spiega il senso per lui dell’arte o dei tanti amici-pittori che lo circondano. Ecco alcuni estratti dalle sue epistole.
“Dalla tristezza che spesso diventò insopportabile, trovai una via d’uscita per me cominciando a disegnare e a dipingere, ciò che non avevo mai fatto in vita mia. Non importa se ha un valore oggettivo; per me è un nuovo immergersi nel consolamento dell’arte, che lo scrivere non mi dava quasi più. Dedizione senza brama, amore senza desiderio.”
Da una lettera a Felix Braun, 1917
“I miei piccoli acquerelli come poesie o sogni riportano della ‘realtà’ solo un distante ricordo e lo modificano secondo sentimenti ed esigenze personali (…), non dimentico (…) che sono solo un dilettante.”
Da una lettera a Helene Welti, 1919
“La produzione con penna e pennello per me è il vino, la cui ebbrezza scalda e abbellisce la vita in modo da renderla sopportabile.”
Da un lettera a Franz Karl Ginzkey, 1920
“Mi limito a semplici motivi di paesaggio, sembra che io non vada più avanti. Vedo sí come è bello tutto il resto, le arie e gli animali, la vita animata e il più bello, gli uomini, so-no spesso commosso e quasi costernato, ma non riesco a dipingerlo.”
Da una lettera a Cuno Amiet, 1922
“In questi anni, da quando mi sono occupato di pittura, ho sviluppato, a poco a poco, una distanza dalla letteratura che non avrei saputo raggiungere per altre vie. Se poi quel dipinto abbia un qualsiasi valore in sé, non è in questione. Come si sa il tempo nell’arte, contrariamente all’industria, non ha nessuna importanza, non esiste tempo perso, se alla fine si raggiunge il grado possibile di intensità a compiutezza. Non sarei giunto così lontano come scrittore senza la pittura.”
Da una lettera a Georg Reinhart, 1924
Copertina: Un acquarello dipinto da Hermann Hesse