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Festa della Donna, perché si celebra l’8 marzo

Tra miti e leggende, scopriamo gli eventi storici per cui si è scelto di celebrare la Festa della Donna proprio l'8 marzo

L’8 marzo si celebra celebra la Festa della donna. Una data storica, un giorno dedicato all’universo femminile voluto per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno affrontato per affermare il proprio pensiero, ma anche per ricordare le ancora troppe disparità di genere che l’universo femminile è costretto a subire.

L’emancipazione femminile nel corso degli anni è avvenuta anche grazie alle battaglie femministe portate avanti negli anni dalle nostre madri, nonne e bisnonne. Ma perché si celebra l’8 marzo la Festa della Donna?

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Perché l’8 marzo si celebra la Festa della Donna

La nascita della Giornata Internazionale della Donna, questo è il suo nome ufficiale, ha un’origine istituzionale. Il primo documento in Italia in cui si cerca di fare chiarezza sulla data è un bollettino del Pci del 1949 (pubblicato l’8 marzo) in cui si passano in rassegna le date più importanti che hanno accompagnato la storia delle donne nel Novecento.

Secondo l’opuscolo, nel 1909 fu il Partito Socialista americano a lanciare l’idea di una giornata dedicata all’importanza del ruolo delle donne all’interno della società. Ecco quindi che la prima festa della donna venne celebrata negli Usa il 23 febbraio 1909.

L’idea di istituire una giornata dedicata alle donne dall’America arrivò in Europa grazie all’attivista Clara Zetkin nel 1910 durante la seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste in Danimarca. Fu però solo a partire dal 1921 che si pensò alla data dell’8 marzo a livello internazionale.

Ma perché proprio l’8 marzo? Secondo l’opuscoletto perché a New York l’8 marzo del 1848 le donne manifestarono per il lavoro e i diritti politici (suffragio elettorale, orari di lavoro e salari).

Ma perché scegliere una data così lontana? E poi cosa accadde veramente quel 8 marzo del 1948? Le stesse fonti storiche di New York non indicano nessun evento particolare.

L’8 marzo in Italia

Il punto di partenza della festa dell’ 8 marzo in Italia è il 1945, quando nel Paese liberato si festeggia immaginando la fine della guerra vicina. A Roma, Firenze e in altre città le donne scendono in piazza organizzate dall’UDI (Unione donne italiane) dove hanno spazio le donne legate ai partiti maggiormente rappresentativi. A nord della Linea Gotica non si può far altro che aspettare. Il primo 8 marzo nazionale è quello del 1946.

Miti e leggende sulla Festa della Donna

Solitamente l’origine della Giornata Internazionale della Donna viene legata ad alcuni avvenimenti storici su cui non ci sono conferme certe. Il primo risale all’8 marzo del 1908: per stroncare lo sciopero di un gruppo di operaie di una industria tessile di New York, ci sarebbe stato un grande incendio e sarebbero morte 129 operaie. Si tratterebbe la fabbrica “Cotton” dove il padrone, di nome Jonhson, avrebbe chiuso le serrature delle porte al di là delle quali lavoravano molte operaie e nel momento dell’incendio avrebbe condannato le operaie alla morte.

Il problema è che negli annali di Y.Y. non ci fu mai un incendio nel 1908 e non esisteva nessuna fabbrica di nome Cotton.

Il secondo evento storico a cui si ricollega erroneamente l’8 marzo è riferito alla Rivoluzione di febbraio in Russia, durante la Prima Guerra Mondiale. L’8 marzo 1917 anche molte operaie russe scesero in strada a protestare contro lo zar, una data ricordata come fulcro determinante per la storia del genere femminile.

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Perché la mimosa è il simbolo dell’8 marzo

Secondo la simbologia popolare, la mimosa è metafora di forza e femminilità. Solo l’8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l’Italia ricordò la Giornata e venne scelto come simbolo quello della mimosa. Un fiore che nasce nei primi giorni di marzo, e soprattutto un fiore poco costoso. 

Nel 1946, per iniziativa della parlamentare Teresa Mattei, fu deciso che un rametto fiorito di mimose fosse in Italia da quell’anno in poi il fiore-simbolo della donna, un pensiero da donare alle donne italiane d’ogni età e classe sociale in occasione dell’8 Marzo. 

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