Nel 1981 Franco Battiato, nel pieno del successo, decide di annullare un concerto per preservare la natura. Questa storia, che fra poco vi racconteremo meglio, fa immediatamente pensare all’evento più chiacchierato dell’estate, il “Jova Beach Party”, che negli ultimi tempi è oggetto di non poche critiche relative proprio alla natura e alla sua cura.
Il “Jova Beach Party” e il rispetto della natura
Ideato da Jovanotti e da Trident Music, il “Jova Beach Party” è un grande evento itinerante nato con l’intento – come si legge sulla pagina ufficiale dell’iniziativa – di coniugare la musica all’amore per l’ambiente:
“Jova Beach Party è il primo grande evento itinerante al mondo che parla di ambiente. È infatti prodotto e organizzato con la massima attenzione possibile per gli aspetti legati alla sostenibilità, grazie al lavoro di Trident Music ma, soprattutto, grazie alla profonda convinzione del suo ideatore.
L’obiettivo è di lasciare il segno senza lasciare segni attraverso un lavoro massiccio di tutela dell’ambiente sviluppato con la collaborazione di diversi partner su ciascun segmento del lavoro.Il Jova Beach vuole porsi come un’importante occasione per riflettere con la massima attenzione sull’ambiente che ci circonda, sottolineando quanto sia importante amare il Pianeta ed educando a un uso (riuso e riciclo) consapevole dei materiali”.
Si tratta quindi di un tour di concerti all’aperto, organizzati nelle spiagge italiane e pensate per un vasto numero di spettatori. Ma si sa, quando si prepara un grande concerto – per esempio su una spiaggia -, ci sono alcune attività preparatorie che possono ledere all’ambiente e alla sua incolumità: sbancamento e livellamento del terreno sabbioso, installazione di villaggi, presenza massiccia di gente che irrompe nella quotidianità della flora e della fauna caratteristiche del luogo.
Per tutte queste ragioni, sono diversi gli ambientalisti che hanno mosso delle critiche al “Jova Beach Party”. In particolare, in molti hanno osservato come lo spazio di Roccella Jonica, che si appresta ad ospitare la prossima tappa dell’iniziativa, risulti poco adatto ad un evento del genere, soprattutto a causa delle specie in via di estinzione che sono solite nidificare in questa zona – il Fratino e la Tartaruga marina – e che potrebbero essere notevolmente disturbate dal “Jova Beach Party” e dal suo allestimento.
Franco Battiato, annullare un concerto per preservare la natura
Tutto ciò ci fa immediatamente pensare a Franco Battiato e all’aneddoto che ha raccontato in un articolo al Fatto Quotidiano Filippo Destrieri, tastierista del celebre cantautore siciliano. L’intervista, pubblicata in occasione del 40esimo anniversario di uscita dell’iconico disco “La voce del padrone” (1981), racconta del successo inarrestabile di Franco Battiato, delle “folle oceaniche” che lo inseguivano dappertutto, di come tutti i suoi concerti andassero a ruba, improvvisamente colmi di gente che scopriva il talento del grande artista.
Proprio in occasione di uno di questi concerti, in conclusione di un breve tour in Sardegna, Franco Battiato avrebbe dovuto suonare a Villasimius, un luogo in cui la natura sembrava essere rimasta incontaminata, lontana dagli stravolgimenti dell’uomo e del tempo.