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L’amore inaspettato di Caia in “Tu, mio” di Erri De Luca

“Tu, mio” di Erri De Luca racconta l’amore giovanile tra il protagonista e la misteriosa Caia con una sorprendente evoluzione sentimentale

Erri De Luca è capace di raccontare qualsiasi cosa con una poetica disarmante, e anche nel caso del racconto “Tu, mio” è riuscito a dipingere una storia d’amore inaspettata e dagli sviluppi sorprendenti. Quello tra Caia e il protagonista, di cui non sappiamo il nome, è un amore puro e potente che va oltre il semplice significato di innamoramento, che supera i limiti del sentimento stesso toccando punti diversi e con una delicatezza magistrale.

Il primo incontro

L’estate è calda a Ischia, gli anni Cinquanta hanno ancora il retrogusto amaro della guerra, ma le persone cercano di godersi la bella stagione. Sull’isola, i ragazzi si dividono tra giornate al mare e serate in compagnia e qui il giovane protagonista conosce Caia, una ragazza di circa vent’anni in vacanza sull’isola e amica del cugino Daniele. È più grande di lui e la sua riservatezza fa nascere subito un tenero interesse da parte del sedicenne. Il non detto di Caia e la dolce curiosità del ragazzo fanno sì che tra loro si crei un legame particolare.

La frequentazione

I due giovani imparano a conoscersi, il giovane scopre il segreto di Caia, conosciuto da nessun’altro e ciò li rende ancora più vicini. Più grande della sua età, il protagonista, sviluppa una particolare sensibilità per la ragazza che presto si trasforma in amore. Il primo vero amore della sua vita, un trampolino di lancio verso l’età adulta che gli insegnerà molto. Caia in verità si chiama Hàiele e ha origini ebraiche, la sua drammatica storia trasporta il protagonista in un ciclone di sentimenti che passano da una cotta estiva ad un amore profondo, quasi paterno e protettivo. Caia ha bisogno di quest’amore in parte mai vissuto e in parte perduto, così tra loro nasce un rapporto tra realtà e sogno.

L’amore diventa conforto

A sedici anni, il ragazzo si scopre portatore di un sentimento che mai avrebbe provato in prima persona, il conforto. L’amore qui è totale, raccontato in tutte le sue sfaccettature, seppur vissuto da due giovanissimi in un periodo di tempo limitato. Una tempesta di sensazioni condivise che segneranno per sempre i protagonisti della storia (e il lettore). Sperimentare l’amore da tutte queste angolazioni è un esercizio di vita importante per il ragazzo che, a fine estate, avrà compiuto un percorso di crescita importante.

Cos'è l'amore vero? La definizione di Erri De Luca

Cos’è l’amore vero? La definizione di Erri De Luca

Militante politico negli anni Settanta e grande appassionato di montagna, lo scrittore Erri De Luca compie oggi gli anni

 

“Tu, mio”. Una poetica d’amore

Con questo libro, Erri De Luca compie un piccolo miracolo. Il suo modo magico di intrecciare le parole ai sentimenti riempie il lettore di sensazioni forti. Si soffre per Hàiele, ci si innamora con il protagonista, c’è la nostalgia del passato, il dolore della perdita e la pace del conforto. Si piange con questo racconto e ci si riscopre più umani. Un libro troppo bello e pieno, una lettera d’amore a chi l’amore non lo ha mai provato, a chi l’ha perso e a chi lo vive tutti i giorni. Poche pagine dense di poesia e di vita, realtà e immaginazione, che trasformano il lettore in qualcuno che egli stesso forse non conosceva.

Erri de Luca

Erri De Luca nasce a Napoli il giorno 20 maggio 1950. A soli diciotto anni nel 1969 si trasferisce a Roma. Durante la guerra nei territori della ex-Jugoslavia è autista di convogli umanitari destinati alle popolazioni. Come scrittore pubblica il suo primo libro nel 1989, quando ha quasi quarant’anni. Negli anni successivi pubblica numerosi libri. Dal 1994 al 2002 i suoi lavori vengono regolarmente tradotti in lingua francese. Erri De Luca è anche collaboratore giornalista di diverse importanti testate giornalistiche tra cui “La Repubblica”, “Il Corriere Della Sera”, “Il Manifesto”, “L’Avvenire”. Oltre ad essere opinionista è anche un appassionato reporter sul tema della montagna.

Alice Turiani

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