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Se il dolore diventa l’occasione per un selfie

Ha suscitato indignazione e polemiche sui social la richiesta di alcune persone di un selfie a Maria De Filippi visibilmente provata presso la camera ardente allestita in Campidoglio per l'ultimo saluto a Maurizio Costanzo.

Quando si superano i limiti della decenza per un selfie. Molte persone sono volute sfilare presso la Camera ardente allestita in Campidoglio per un ultimo saluto a Maurizio Costanzo, il celebre giornalista scomparso lo scorso venerdì all’età di 84 anni. Presenti i figli e la compagna Maria De Filippi, altro volto noto della tv. Diverse persone si sono avvicinate a lei per farle le condoglianze e stringerle la mano. C’è, purtroppo, chi è andato oltre, confondendo il luogo di cordoglio con uno studio televisivo, ed ha chiesto a Maria De Filippi un selfie che lei con garbo si è prestata a fare. La cosa ha suscitato indignazione e polemiche sui social.

La richiesta di un selfie

Sono stati diversi i volti noti venuti a rendere omaggio a Costanzo: tra questi anche due talenti scoperti e sostenuti dal giornalista come Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti, arrivati insieme. Entrambi sono andati via senza fermarsi con i giornalisti. Tra gli altri sono arrivati inoltre Antonella Elia, il presidente dell’associazione Produttori televisivi Giancarlo Leone, Rocco Casalino, Raimondo Todaro.

Presente anche Maria De Filippi insieme a Gabriele, il figlio adottato con Costanzo e molto provato per la scomparsa del padre; la donna è stata la maggior parte del tempo intenta a consolare il figlio, in un tentativo materno di dare prima consolazione piuttosto che cercarla o riceverla. La stessa generosità che probabilmente ha dato la forza a Maria De Filippi di fermarsi brevemente con gli ammiratori arrivati per l’addio al giornalista, stringere molte mani e prestarsi con garbo anche ad alcuni selfie, abbozzando perfino un timido sorriso e prestandosi a fare una foto assieme a chi, probabilmente, ha confuso la camera ardente per uno studio televisivo,

Le reazioni sui social

Proprio i social, luogo dove i selfie trovano la loro “dimora” preferita, si sono indignati di fronte al gesto inopportuno di chiedere un selfie alla compagna di colui che era da poco scomparso. Tutti hanno espresso grande solidarietà a De Filippi, apprezzando la dignità e la signorilità di chi riesce a comprendere gli altri perfino nel momento in cui dovrebbe accadere naturalmente il contrario.

“Questa è la faccia di chi ha voluto farsi un selfie con Maria… Chi lo riconosce lo eviti. Per sempre»” ha scritto su Twitter Rita Dalla Chiesa: ma il suo è solo uno dei moltissimo commenti che hanno stigmatizzato chi, anche di fronte al lutto, non ha esitato a chiedere l’inchiedibile.

Non solo Rita Dalla Chiesa: anche altri personaggi noti hanno voluto denunciare l’accaduto. Sempre tramite Twitter, si è lamentata della cosa anche la cantante Nina Zilli: “Tra il ‘dove piace a Jankto’ – ha scritto citando un controverso passaggio di un articolo di giornale sportivo – e il selfie completamente fuori luogo chiesto a Maria De Filippi, che domenica bestiale…ma non come la intende Concato, come la intenderebbe Sgarbi“.

Richiesta del “selfie in camera ardente” è stata giudicata invadente anche da parte del giornalista Andrea Pennacchioli, il quale ha scritto: “Ho appena visto uno farsi un selfie con Maria de Filippi nella camera ardente di Maurizio Costanzo”. Per lui, si tratta della “migliore rappresentazione della decadenza morale di una intera generazione“.

Il gesto del selfie inopportuno ha sucitato forti reazioni anche tra le persone comuni: “Ma siete cresciuti come bestie per chiedere un selfie a Maria de Filippi in queste circostanze. Nella camera ardente, davanti alla bara di suo marito. Follia”, dice uno dei tanti commenti che hanno reso queste richieste un caso.

“Ma siete cresciuti come bestie per chiedere un selfie a Maria de Filippi in queste circostanze. Nella camera ardente, davanti alla bara di suo marito. Follia. SCHIFO”. O ancora: “Agli imbecilli che chiedono il selfie alla moglie durante la camera ardente a 1 metro di distanza dalla bara del marito auguro che gli si incastri il pedale del freno nel tappetino mentre guidano sul Raccordo Anulare e che li accolga solamente il guard-rail a lato della strada”.

 

 

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