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Salvatore Failla e Fausto Piano, i martiri italiani uccisi in Libia per garantire un futuro migliore alle proprie famiglie

Le comunità delle due cittadine in provincia di Cagliari e Siracusa si stringono attorno alle famiglie dei due tecnici della Bonatti uccisi in Libia

Un martire che da tre anni lavorava in Libia lontano da casa per garantire alla propria famiglia un presente ed un futuro. E’ questa la storia di Salvatore Failla, 47enne di Carlentini, uno dei quattro dipendenti della società di costruzioni “Bonatti” rapiti in Libia a luglio 2015, ucciso insieme al collega Fausto Piano nella regione di Sabrata. Salvatore Failla, mio sfortunato conterraneo, è uno dei tanti eroi italiani che ha messo a rischio la propria vita pur di garantire benessere alla propria famiglia, uno di quei tanti eroi di cui si parla, purtroppo, solo quando la loro vita viene spezzata in maniera tragica.

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