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Nuovo decreto legge: proroga restrizioni e riapertura librerie

Firmato in serata il nuovo decreto legge dal presidente Conte: dal 14 aprile librerie, cartolerie e altre attività riaprono

“Mi assumo la responsabilità delle decisioni prese.” E’ stato firmato stasera il nuovo decreto legge del governo Conte. Il documento prevede la conferma del lockdown fino al 3 maggio e la riapertura di alcune attività a partire dal 14 aprile, tra le quali  le librerie e le cartolerie.

Il decreto legge

“Prometto che se anche prima del 3 maggio si verificassero le condizioni – avverte Conte – cercheremo di provvedere di conseguenza ad aprire alcune attività produttive.” La riapertura riguarda anche le aziende che fabbricano macchine agricole, quelle che essiccano o lavorano il legno e le imprese di silvicoltura e, forse, i negozi di abbigliamento per neonati. Per tutte le altre attività, la ripresa dovrebbe prevedersi intorno al 4 maggio.

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La riunione

Il governo Conte dopo il Consiglio dei ministri si è riunito con i capidelegazione per riflettere sul da farsi. In particolare, il premier ha dovuto tenere conto delle pressioni di alcuni partiti politici circa la riapertura delle attività. Senza dimenticare le pressioni che arrivano da sindacati, parti sociali, Confindustria, regioni e giunte comunali. Si teme che una frettolosa riapertura delle attività possa riportarci indietro e vanificare settimane di rinunce e sacrifici dovuti al Coronavirus.

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La fase due

Nella stesura del Decreto legge, gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno suggerito di attendere i ponti del 25 aprile e del Primo maggio. “Non possiamo permetterci un nuovo aumento della curva del contagio”. Si teme, infatti, che le belle giornate spingano gli italiani a non seguire le regole e ad uscire di casa. Ecco perché l’uscita dal lockdown deve essere lento e graduale. Soprattutto, nella cosiddetta “fase due” occorrerà continuare ad applicare il distanziamento sociale ed utilizzare dispositivi di sicurezza come guanti e mascherine. “Il lavoro per la fase 2 è già partito – sottolinea Conte – non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”.

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Il commento degli editori

“Riaprire le librerie è un primo passo perché il mondo del libro possa tornare alla normalità e uscire dalla gravissima crisi nella quale tutti ci troviamo. Per questo, sono indispensabili gli aiuti di emergenza che insieme, editori e librai, abbiamo chiesto e che confidiamo siano immediatamente messi in campo con il prossimo provvedimento di sostegno all’economia”. Così il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi commenta positivamente la scelta di consentire la riapertura già dopo Pasqua. “Naturalmente – conclude Levi – spetta alle singole librerie l’ultima parola sulla riapertura dei loro esercizi, a tutela della salute dei clienti e dei librai, valore primario per noi tutti”.

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