“Noi non contiamo perché siamo nati in Afghanistan, scompariremo lentamente dalla storia. A nessuno importa di noi”. Sono le parole pronunciate a fatica, tra le lacrime, da una ragazza afghana dopo il ritorno dei talebani nel Paese. Ne ha parlato il Daily Mail.
“We don’t count because we’re from Afghanistan. We’ll die slowly in history”
Tears of a hopeless Afghan girl whose future is getting shattered as the Taliban advance in the country.
My heart breaks for women of Afghanistan. The world has failed them. History will write this. pic.twitter.com/i56trtmQtF
— Masih Alinejad ?️ (@AlinejadMasih) August 13, 2021
Le lacrime della ragazza afgana
Il video straziante della ragazza afgana che esprime la sua angoscia per il trattamento riservato al mondo dal suo paese è diventato virale, pochi giorni prima che i talebani stabilissero con successo il loro controllo domenica. Il video emozionante, che ha ottenuto circa 1,6 milioni di visualizzazioni, è stato inizialmente pubblicato su Twitter dall’attivista per i diritti umani Masih Alinejad e mostra una ragazza in lacrime la cui identità rimane sconosciuta.
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Lo scrittore nato a Kabul ha commentato gli ultimi tristi sviluppi legati alla conquista talebana dell’Afghanistan, sua terra d’origine.
I suoi occhi però comunicano tutta la paura e lo sgomento da lei provato. Uno sguardo capace di emozionare proprio come quello dell’altra celebre “ragazza afgana” immortalata dall’obiettivo del fotografo Steve McCurry. In quel caso i suoi occhi verde ghiaccio, spalancati e fissi verso l’osservatore, rivelano un vero e proprio caleidoscopio di emozioni. Da un lato vi si avverte la rabbia di un popolo dilaniato dalla guerra, mentre dall’altra denota una grandissima forza, abnegazione e voglia di riscatto.
La situazione in Afghanistan
Il video della ragazza afgana era stato pubblicato alcuni giorni prima dell’arrivo dei talebani con l’occupazione di Kabul. Dopo aver preso la capitale, i combattenti sono entrati nell’edificio sul quale ora sventola la loro bandiera. Nelle immagini trasmesse da Al Jazeera si vedono diversi uomini armati nelle stanze di quella che era la residenza del presidente Ashraf Ghani, fuggito dal Paese.
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Ciò che sta accadendo in queste ore in Afghanistan sta lentamente spegnendo molte speranze e aspettative per il futuro del popolo afghano. Specie per le condizioni delle donne che, con la caduta del regime islamico nel 2001, avevano conquistato a fatica alcuni importanti diritti.