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I Pokémon invadono i luoghi sacri, memoriali e musei protestano

Pokemon Go, come gioco a realtà aumentata di Niantic e Nintendo, è stato scaricato negli Usa già 7,5 milioni di volte dal 6 luglio scorso

MILANO – I Pokémon sono tornati alla ribalta per via del lancio di Pokémon Go, un’app per trovare i famosi mostriciattoli in giro per il mondo. Non a tutti però l’idea della Nintendo è piaciuta,  perché i simpatici esserini possono essere “catturati” proprio ovunque, in un giardino, in una strada, in un cimitero. Perfino al Memoriale dell’Olocausto.

la cattura di gioco mostrando un pokemon vicino al Memoriale dei 11S a New York.
Memoriale 11/09 fonte: El Pais

POKEMON GO – In pratica con Pokémon Go si accede a una piattaforma di “realtà aumentata”, e, tramite la propria fotocamera, si vedono sullo schermo i personaggi e gli oggetti digitali come se fossero presenti nel mondo reale. Pokemon Go, come gioco a realtà aumentata di Niantic e Nintendo è stato scaricato negli Usa già 7,5 milioni di volte dal 6 luglio scorso, in Italia la versione ufficiale deve ancora arrivare.

LE CRITICHE – La United States Holocaust Memorial Museum e il Cimitero nazionale di Arlington, come a Washington, DC, hanno bandito ai giocatori di dare la caccia ai Pokémon all’interno delle loro aree. Tra gli altri luoghi sacri dove i Pokémon sono stati avvistati c’è il museo di Auschwitz in Polonia, il museo della Shoah di Los Angeles, il Memoriale dell’11 settembre di New York,  Memorial dei veterani del Vietnam di Washington e vari monumenti nei parchi nazionali. La reazione dei portavoce e di molte persone è la stessa: è inadeguato.

 

Credit copertina: El Pais

 

 

 

 

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