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Erasmus, gli accordi post Brexit fra Italia e Regno Unito

"Il progetto Erasmus continui a essere uno strumento di scambio culturale", le parole del Ministro Dario Franceschini

Il Ministro Dario Franceschini ha incontrato il Segretario di Stato per il Digitale, la Cultura, i Media e lo Sport del Regno Unito, Nicky Morgan. Il primo incontro bilaterale successivo alla Brexit si è focalizzato sull’inestimabile patrimonio culturale e sul sempre più vivace mondo delle industrie culturali e creative di Italia e UK. Il Ministro Franceschini ha espresso al riguardo l’auspicio che il modello  Erasmus prosegua a essere uno strumento di dialogo, scambio e amicizia tra le giovani generazioni dei due Paesi: “i solidi e duraturi legami che si creano durante questa esperienza – ha detto Franceschini a riguardo – sono essenziali per alimentare la reciproca conoscenza, la collaborazione culturale e quella scientifica”.

Italia e Regno Unito, insieme per la cultura

Durante l’incontro è stata ricordata la lunga tradizione di cooperazione tra la Repubblica Italiana e il Regno Unito, sia in ambito bilaterale che multilaterale, come dimostrato dalla collaborazione ai recenti G7 e al G20, nonché dal ricco programma di eventi culturali previsto per il 2020 in Italia e in Gran Bretagna per celebrare l’iniziativa UK-Italy Partners for Culture. È stato inoltre espresso l’auspicio che i prossimi appuntamenti del 2021, il G7 a presidenza inglese e il G20 a presidenza italiana, prevedano incontri tematici dei ministri della cultura, come avvenuto nel G7 Cultura a Firenze nel 2017.

Il Ministro Franceschini e il Segretario di Stato Morgan hanno espresso il desiderio di rafforzare la già solida cooperazione tra i due Paesi in ambito culturale e turistico, mediante la realizzazione di nuovi progetti e collaborazioni nell’ambito della tutela del patrimonio culturale mondiale in aree di crisi, del contrasto al traffico illecito di beni culturali, della promozione delle industrie creative, del sostegno a iniziative di scambio tra le nuove generazioni di entrambi Paesi, della promozione turistica dei centri minori. Questi obiettivi potranno essere perseguiti attraverso le risorse già consolidate e le rispettive agenzie turistiche e culturali, come l’Enit, gli Istituti italiani di Cultura nel Regno Unito, il British Council, la British School at Rome, il British Institute of Florence e la Keats Shelley House in Italia.

 

 

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