Sei qui: Home » Società » È iniziato lo sciopero per il clima, il più grande della storia

È iniziato lo sciopero per il clima, il più grande della storia

Lo sciopero mondiale sarà con ogni probabilità il più grande della storia, e ancora più grande di quello già incredibile svoltosi lo scorso 15 marzo con 2,3 milioni manifestanti in tutto il mondo

Inizia oggi, 20 settembre 2019, lo sciopero mondiale del clima, Global #WeekForFuture e #GlobalClimateStrike, inaugurato a New York da Greta Thunberg. Da oggi al 27 settembre per le strade di tutto il mondo sono attese milioni di persone, giovani soprattutto, che inonderanno le città per manifestare e chiedere la possibilità di un futuro su questo pianeta.

Lo sciopero mondiale sarà con ogni probabilità il più grande della storia, e ancora più grande di quello già incredibile svoltosi lo scorso 15 marzo con 2,3 milioni manifestanti in tutto il mondo.

Chiediamo una partecipazione massiccia da parte degli adulti, insieme ai giovani. Insieme chiederemo azioni urgenti e decisive per affrontare la crisi climatica e salvaguardare ciò che sostiene la vita sulla terra

 

185 i Paesi che hanno aderito al FridaysForFuture

2350 le città registrate e 185 i Paesi che hanno aderito allo sciopero, ne restano solo 10 ancora non coinvolti. Sul sito di FridaysForFuture si legge:

Dal 20 al 27 settembre milioni di noi usciranno dalle aule di scuola, dai luoghi di lavoro e dalle case per unirsi nelle strade e chiedere giustizia e azioni concrete sul cambiamento climatico

In Australia, Thailandia, Indonesia e India, sono scesi in strada già milioni di studenti e, a breve, anche Giappone, Filippine e Birmania si sveglieranno sotto il segno del #GlobalClimateStrike. La città simbolo della manifestazioni di oggi sarà New York, dove Greta Thunberg guiderà il corteo: a oltre un milione di studenti è stata garantita la ‘giustificazione’ dalle autorità, potranno saltare scuola senza penalizzazioni.

Che cosa si chiede?

Si chiede ai governi nazionali e alle organizzazioni internazionale di rivedere le proprie agende e mettere al primo posto il problema del riscaldamento globale, intervenendo immediatamente con le misure necessarie a ridurre l’impatto del fenomeno sugli ecosistemi e, dunque, sulla popolazione mondiale. Le azioni da intraprendere per contrastare il riscaldamento globale devono essere tempestive e radicali, prima che sia troppo tardi e ci si ritrovi in una situazione di irreversibilità, alla quale, in realtà, siamo già molto vicini. Uno degli slogan più ricorrenti e presenti nel manifesto ambientale del GlobalClimateStrike è sicuramente quello di “porre fine all’era dei combustibili fossili“, i principali responsabili dell’immissione di CO2 in atmosfera e del conseguente “effetto serra”.

Calendario

Lo sciopero mondiale inizia oggi a New York, con la presenza della stessa Greta che poi chiuderà la settimana di sciopero a Montreal, in Canada, il 27. Stesso giorno in cui è stato indetto lo sciopero in Italia. Sabato 21 sarà anche il World Clean Up Day, i volontari ripuliranno luoghi degradati. Domenica 22 settembre sarà la Giornata senza auto (#CarFreeDay) con la manifestazione delle biciclette (#BikeStrikes).

FridaysForFuture

Il termine coniato è stato coniato da Greta Thunberg nel 2018, anche se il movimento studentesco nasce prima, nel 2015, quando Greta aveva solo 12 anni e scelse di non frequentare la scuola fino alle elezioni in Svezia a causa delle ondate di calore anomale e degli incendi scoppiati nel suo Paese.

LEGGI ANCHE: “La nostra casa è in fiamme”, la storia di Greta Thunberg

© Riproduzione Riservata