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Il comune di Formia ha bandito la plastica dalle sue spiagge

Formia è meritevole per l'abbandono dell'uso della plastica: da questo maggio negli eventi si serviranno solo materiali biodegradabili

MILANO – In particolare da quando Greta Thunberg e gli altri attivisti hanno cominciato a sensibilizzare in modo decisivo la mentalità circa l’inquinamento, il riciclo e il rispetto dell’ambiente, i comuni italiani hanno inaugurato alcune iniziative per sensibilizzare circa il consumo della plastica e ad incentivare uno stile di vita più ecologico. È quello che succede a Formia con il nuovo marchio Formia Plastic Free.

Abbondare la plastica

Il comune laziale di Formia è risultato assegnatario di un contributo pari a 33.132,49 euro per finanziare il suo progetto ecologico chiamato Formia Plastic Free. Infatti Formia si è dimostrata meritevole dal punto di vista ecologico perché si è proposta di abbandonare l’utilizzo della plastica per servirsi, invece, di materiali biodegradabili e rispettosi dell’ambiente. Da questo maggio durante tutti gli eventi che avranno luogo sulle spiagge di Formia non si ricorrerà alla plastica. Inoltre sulle spiagge di Formia verranno predisposti pannelli volti a sensibilizzare i cittadini sul tema della plastica e verranno organizzati attività informative.
Per quanto riguarda la pulizia dei fondali marini, Formia ha deciso di allestire l’evento “Spiagge e fondali puliti”, che consisterà nella pulizia dei fondali degli arenili e dei fondali del Porto di Formia.

L’impatto della plastica

La plastica è il materiale maggiormente utilizzato nel mondo perché è economico, duttile, pratico, ma i danni che sta arrecando al nostro pianeta è immenso: basti pensare al disastro dei mari e degli oceani, in cui la flora e la fauna lottano ogni giorno per sfuggire a una trappola di plastica. Essendo un materiale non biodegradabile, la natura impiega quasi cinquecento anni a disintegrare una bottiglietta di plastica: è tristemente nota la Pacific Trash Vortex, l’Isola di Plastica che ha le dimensioni di 10 milioni di chilometri, pari alla superficie degli Stati Uniti d’America. A partire dagli anni 50 sono stati prodotti oltre 8 miliardi di tonnellate di plastica, pari al peso di 47 milioni di balene blu (Greenpeace).
Nel processo di produzione e distribuzione delle bottiglie di plastica intervengono vari fattori nocivi per l’ambiente: infatti per produrre 1 Kg di PET, con cui vengono realizzare 25 bottiglie da 1,5 litri, sono richiesti 17% di acqua e 2 Kg di petrolio. A questo si aggiunge anche l’emissione di anidride carbonica pari a 265.000 tonnellate.
In pratica una bottiglietta di plastica emette tanta anidride carbonica quanto ne emette un’automobile per fare un chilometro. (BioEcoGeo)

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