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Come possiamo vivere l’amore oggi con la paura del contatto fisico

Come cambiano le dinamiche dell'amore e del sesso al tempo del coronavirus? Che conseguenze può avere la repressione dell'eros? Ce lo spiega lo psicologo Ezio Benelli

Come cambiano le dinamiche dell’amore al tempo del coronavirus? Dietro ogni carezza, ogni bacio e, soprattutto dietro il sesso, si nasconde infatti silenziosa la paura del contagio. Noi lo abbiamo chiesto a Ezio Benelli, psicologo e docente presso la scuola di psicoterapia Erich Fromm, nell’ambito del convegno virtuale “Intuizione e coscienza“, in programma per il 9 e 10 maggio 2020. 

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L’importanza dell’eros nella relazione amorosa

«In questi giorni mi è tornata alla mente la splendida scultura di Canova, “Amore e psiche“, in cui mi sono imbattuto recentemente in visita all’Ermitage di San Pietroburgo. La scultura di Canova, la tensione che emana, mi ha fatto ricordare alcuni aspetti fondamentali della relazione amorosa. In questo momento, sta venendo a mancare un equilibrio fondamentale: quello fra amore, eros e sesso. Li vediamo staccati. Mentre l’amore, come ci insegna Erich Fromm, non può prescindere dall’eros, né dal sesso. Ma cosa si intende per eros? L’eros è una forza libidica, una forza creativa e vitale, che irrompe e consente all’amore e al sesso di realizzarsi».

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La mancanza di eros può trasformarsi in aggressività

«Credo che in questo momento manchi una forza potente, che è la forza dell’eros. Non possiamo esprimere questa carica vitale che abbiamo dentro per la paura di essere contagiati e di contagiare a nostra volta. Il fatto di reprimere la forza vitale che è in noi ha delle conseguenze importanti e incide sul nostro benessere, quanto sulle nostre relazioni. Non potendo sprigionare questa carica vitale, uno dei rischi maggiori è che l’eros si trasformi in aggressività. La sessualità è, infatti, un elemento in cui possiamo esprimere la nostra aggressività creativa. Se, ad esempio, un marziano ci vedesse fare l’amore, penserebbe che stiamo lottando. L’eros è questo. E, ora come non mai, ci manca questo elemento, che permette all’amore e alla sessualità di esprimersi. Finché non troviamo questa possibilità, continueremo a vivere una repressione vitale per la nostra esistenza di uomini».

 

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