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Alain Touraine, addio al sociologo della realtà post-industriale

Ci lascia all'età di 97 anni  Alain Touraine, sociologo dei movimenti sociali, direttore degli studi all'Ecole des hautes études en Sciences sociales

Si è spento all’età di 97 anni  la scorsa notte Alain Touraine, sociologo dei movimenti sociali, direttore degli studi all’Ecole des hautes études en Sciences sociales. A darne la triste notizia il quotidiano Lìbération, successivamente confermato dalla figlia dello studioso, la ex ministra Marisol Touraine.

Alain Touraine

Autore di molte opere sulle questioni sociali, Alain Touraine era uno dei più importanti e noti intellettuali della “gauche”, apprezzato anche a destra. Nei suoi studi e nei suoi testi ha seguito e descritto le dinamiche di cambiamento della società dal dopoguerra in poi.

Cominciò con lo studio e l’osservazione del lavoro degli operai, con una tesi su quelli della Renault. Poi, dopo il Maggio del 1968, la sua attenzione si concentro’ anche sui ‘nuovi movimenti sociali’ che affrontavano temi diversi da quello del movimento operaio visto in ottica socialista. Ne “La voix et le regard”, opera pubblicata nel 1978, sintesi sulla sociologia di questi nuovi movimenti di studenti, femministe, fautori del regionalismo, Touraine si chiedeva se “il tempo delle lotte sociali, dei rapporti di classe, dei movimenti sociali, non è finito?”.

I libri

In Italia i libri più importanti di Alain Touraine sono stati pubblicati da Il Saggiatore: “Critica della modernità” (1997), “Come liberarsi del liberismo” (2000), “Libertà, uguaglianza, diversità” (2002), “La ricerca di sé” (2003), “La globalizzazione e la fine del sociale” (2008), “Noi, soggetti umani. Diritti e nuovi movimenti nell’epoca postsociale” (2017), “Il mondo è delle donne” (2021).

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