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Abiy Ahmed Ali, l’uomo che ha messo fine alla guerra tra Eritrea e Etiopia

Abiy Ahmed Ali è il vincitore del Premio Nobel per la Pace 2019: primo ministro dell'Etiopia, ha posto fine alla guerra con l'Eritrea

Il Premio Nobel per la Pace quest’anno è stato assegnato a Abiy Ahmed Ali, il premier dell’Etiopia di 43 anni, premiato “per il suo sforzo a raggiungere la pace e la cooperazione internazionale e in particolare per la sua iniziativa decisiva di risolvere il conflitto sul confine con l’Eritrea.”. Infatti, Abiy Ahmed Ali, dopo anni e anni di guerra è riuscito a porre fine alla guerra tra Etiopia ed Eritrea, facendosi promotore di una politica votata alla pace. Figurava tra i papabili al prestigioso premio, insieme alla sedicenne attivista ambientale Greta Thunberg e ad Raoni Metuktire, il leader indigeno brasiliano.

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È un riconoscimento e anche una spinta. In Etiopia, anche se rimane molto lavoro, Abiy Ahmed ha avviato importanti riforme che danno a molti cittadini la speranza per una vita migliore e un futuro più luminoso. Come Primo Ministro, Abiy Ahmed ha cercato di promuovere la riconciliazione, la solidarietà e la giustizia sociale

La politica di Abiy Ahmed Ali

Abiy Ahmed Ali è il Primo ministro dell’Etiopia dal 2 aprile 2018 e da quando è in carica ha condotto una politica considerata “giusta” e votata all’ideale di Pace. Di etnia Oromo, il gruppo etnico maggioritario del Paese, ma anche il più marginalizzato, è stato ex militante militare e politico.
È diventata una figura di spicco, un modello politico da seguire, tanto da meritarsi il Nobel per la Pace, per essere riuscito, dopo anni di guerra, a porre fine al conflitto con la vicina Etiopia, iniziata nel 1998.
Cosa ha fatto di concreto Abiy Ahmed Ali?
Dal 2 aprile ha liberato molti prigionieri politici e ha legittimato il ruolo dei partiti di opposizione; ha rinunciato alle rivendicazione territoriali delle zone di Badme. Attraverso una politica diplomatica ha concordato con il dittatore eritreo Isaias Afewerki la riapertura delle rispettive ambasciate e la ripresa dei commerci. A questo proposito sotto il suo governo sono state ristabilite le rotte aeree tra Eritrea e Etiopia e le linee telefoniche interrotte da 20 anni.
Si è dimostrato fortemente contrario alla violenza e alla tortura, tanto che ha denunciato la tortura come pratica dei servizi di sicurezza di Stato e ha licenziato i funzionari carcerari che violavano i diritti umani.
Abiy Ahmed Ali è un uomo coraggioso, che ha deciso, attraverso la sua politica, di voltare pagina e di dare un nuovo futuro al suo Paese. Queste sono le motivazioni per cui oggi alle ore 11 è stato insignito con il Premio Nobel per la Pace.

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