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Test di medicina 2019, 68.000 candidati per 11.000 posti

Domani 3 settembre 2019 in tutta Italia si terrà il test di medicina. I posti disponibili sono aumentati, ma la mole dei candidati è decisamente superiore

MILANO – Superare lo scoglio del test di medicina non è mai stato semplice, e quest’anno non sarà un’eccezione. Il 3 settembre 2019 in tutto il territorio nazionale gli esaminandi sosterranno il test di ammissione, si contano circa 68.000 candidati ma i posti disponibili sono 11.000 (seppure in aumento rispetto all’anno scorso). Solo uno studente su sei riuscirà a entrare a medicina.

Le novità del test di medicina 2019

Ci sono alcune novità introdotte dal Ministero per il test di medicina 2019. Innanzitutto, sarà dato ancora più spazio alle domande di cultura generale, che passano da 2 a 12 in totale. Per contro, le domande di logica saranno ridotte da 20 a 10. Le altre materie, invece, rimangono invariate: 8 domande per matematica e fisica, 12 per chimica, 18 per biologia, per un totale di 60 quesiti.

Le date da ricordare

Il test di medicina inizierà in tutta Italia alle 11 del 3 settembre 2019, e gli studenti avranno a disposizione 100 minuti per rispondere a tutti i quesiti. Il giorno successivo – 4 settembre – avverrà la prova di Veterinaria. Già il 17 settembre usciranno i risultati e i punteggi, mentre il 1 ottobre sarà resa pubblica la graduatoria nazionale, nella quale si scoprirà chi è stato assegnato a un ateneo e chi invece è in “lista d’attesa”. Il primo scorrimento di graduatoria è fissato per il 9 ottobre.

Come funzionano graduatoria e punteggio

Ogni risposta esatta riconosce 1,5 punti, mentre una risposta sbagliata costituisce una penalità di 0,4 punti. In caso di risposta omessa, non viene attribuito nessun punteggio. Per essere ritenuti idonei ed essere inseriti nella graduatoria nazionale, è necessario aver conquistato almeno 20 punti.

Una volta assegnato il punteggio a ogni candidato, tutti coloro che hanno ottenuto almeno 20 punti saranno inseriti in una graduatoria unica nazionale in base ai seguenti criteri: risultato, i posti disponibili e dalle preferenze espresse al momento dell’iscrizione. Chi passa con un buon punteggio verrà direttamente assegnato al suo ateneo di preferenza, entro 4 giorni (esclusi festivi) dovrà quindi immatricolarsi, o perderà il posto.

Chi invece non ha ottenuto un punteggio abbastanza alto per entrare subito nella sede di prima scelta, ma sufficiente per un posto in un altro tra gli atenei selezionati al momento dell’iscrizione, viene definito “prenotato”. Per loro si aprono due possibilità: o iscriversi subito all’ateneo al quale sono prenotati, o aspettare gli scorrimenti successivi sperando di rientrare in un’università collocata più in alto nella propria lista di preferenze.

Via: Ansa

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