MILANO – Quando si parla della prima prova dell’esame di Stato, lo scritto d’italiano, di solito si citano le tracce più amate dagli studenti, quelle più scelte. Skuola.net ha però fatto una ricerca su quali sono invece le tracce ‘da incubo’ delle maturità del passato.
La traccia storica non piace
Le tipologie e gli spunti peggio digeriti da centinaia di migliaia di studenti. E, sembra una coincidenza (ma non lo è), sono quasi sempre le stesse. Negli ultimi dieci esami di Stato – dal 2008 al 2017 – ben otto volte il tema storico è stato praticamente ignorato: in media, solamente il 3% dei maturandi ci si è cimentato. Il record negativo? Anno 2010: traccia sulle ‘Foibe’: ha provato a svolgerla meno di 1 su 100, lo 0,6%.
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Anche l’analisi del testo viene snobbata
Anche nel 2014 la traccia storica sulle differenze tra ‘l’Europa del 1914 e quella del 2014’ è stata scelta dal 3,8% dei maturandi; nel 2015 a non essere gradita fu la traccia sulla ‘Resistenza’, sviluppata solamente dal 2,5% dei ragazzi. Nel 2016 invece è stata l’Analisi del Testo – con il brano ‘Sulla letteratura’ di Umberto Eco – ad avere i numeri più bassi (6,2% di consensi).
Il saggio breve
Nel 2012 è il saggio breve di carattere storico politico – ‘Bene individuale e bene comune’ – ad aggiudicarsi il record negativo, fermandosi al 4,1% di scelte. Ma il tema storico vero e proprio – sullo ‘sterminio degli ebrei’ – non fece poi tanto meglio: fu svolto dal 4,7% dei maturandi. Nel 2013 la traccia sui ‘Brics’ (le economie emergenti) spaventò così tanto gli studenti da non andare oltre l’1,3%, al secondo posto assoluto tra gli argomenti di maturità meno amati dai maturandi.
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