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Il lupo è tornato sulle nostre Alpi – racconto di Annalisa Tacoli

Proprio così è tornato perché lui sulle Alpi c’era già, anche prima di noi, era padrone dei boschi e delle radure. Abitava sui monti. Ululava alla luna.
Certo di solito stava un po’ per conto suo, ad una certa distanza dall’uomo …. che non lo ha mai potuto soffrire.
Viveva in branco, una famiglia unita e molto ben organizzata; insieme ai suoi compagni andava a caccia e insieme si dividevano le prede, animali selvatici per lo più.

Ogni tanto poteva capitare di incontrare qualche pecora, qualche capra, non lo facevano apposta, se avevano fame, non stavano a guardare troppo per il sottile.
I pastori però si arrabbiavano moltissimo anzi se l’erano proprio legata al dito, come si dice, e non gliela perdonavano. Avevano persino inventato delle favole per metterli in cattiva luce, storie di bambini perduti nei boschi, di lupi cattivi, di cacciatori feroci.

Il lupo piano piano si era demoralizzato, c’è l’avevano con lui; qualunque cosa facesse, non andava mai bene.
Se ululava alla luna, senza nessuna cattiva intenzione, ecco subito era un lupo mannaro. Se andava in giro per i boschi, giusto per fare uno spuntino, subito gridavano che voleva mangiare la nonna di Cappuccetto rosso…

 

Annalisa Tacoli

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