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“Verranno davvero ancora giorni”, poesia per la pace di Lea Goldberg

Scopri la bellezza di "Verranno davvero ancora giorni", la poesia dell'israeliana Lea Goldberg che ci dona l'immagine della speranza e della ricostruzione

Verranno davvero ancora giorni è una poesia di Lea Goldberg che vogliamo dedicare alla pace. La guerra lo sappiamo è sempre assassina. I morti diventano numeri che aumentano facendoci perdere il significato vero della vita. 

Verranno davvero ancora giorni è una poesia di speranza, scritta in un’altra epoca, in un’altra guerra, in un’altra persecuzione che offre il senso dell’eterna follia umana. 

Lea Goldberg attraverso la sua poesia spegne per un attimo il rumore, i lampi, gli effetti delle armi e mette in scena la vera bellezza della vita.

Una poesia che sarebbe bello poterla ascoltare ad occhi chiusi per immaginare le visioni che Lea Goldberg riesce a donare.

L’egoismo umano, purtroppo, non riesce a godere di queste illusioni. Brama di violenza ed è alla continua ricerca della distruzione. 

La buona gente e le cattive persone non hanno bandiera, appartengono a tutte le parti. Solo coloro che vivono la ricchezza del buonsenso comprendono questa banale verità.

Così come civili e soldati sono esseri viventi vittime della volontà di pochi che alla ricerca del potere gestiscono la vita come un gioco di società.

Allora, diamo per una volta voce alla speranza e per un attimo spegniamo le luci a tutte le guerre. 

Verranno davvero ancora giorni di Lea Goldberg

Davvero verranno ancora giorni di perdono e di grazia
e camminerai nel campo come l’ingenuo viandante

La pianta dei tuoi piedi nudi accarezzerà i fili d’erba,
e le sommità delle spighe ti pungeranno, e la loro puntura sarà dolce,
oppure la pioggia ti sorprenderà, con la massa battente delle sue gocce
sulle spalle, sul petto, sul collo e ti rinfrescherà il capo.

Davvero camminerai ancora nei campi e la quiete si diffonderà in te,
respirerai il profumo del solco trovando pace a ogni respiro
vedrai il sole nello specchio della pozza dorata
le cose e la vita saranno semplici e sarà permesso toccarle
e sarà permesso, permesso, permesso amare

Camminerai nei campi da sola,
non ti brucerai nella vampa degli incendi,
in strade indurite dal terrore e dal sangue.
E con cuore sincero sarai di nuovo umile e docile
come un filo d’erba, come un essere umano,
cui è permesso, permesso amare.

Il significato della poesia

La poesia di Lea Goldberg parla di speranza. È l’immagine della rinascita dopo la catastrofe. Esprime la voglia di poter godere la vita a scapito della morte. 

Bisogna tornare a vivere l’ingenuità, solo così il cammino può diventare esperienza di pace, di quiete, di gioia. 

Anche le sommità delle spighe pungenti, la pioggia sul corpo diventeranno momento di gioia.

La natura, la vita nulla hanno a che fare con le bombe, con le armi. Il profumo di tutto ciò che ci è stato donato e che possiamo apprezzare attraverso i nostri sensi è una chiara esperienza di amore. 

Senza la guerra non ci si brucerà più attraversando le strade, i campi. Non si vivrà quell’angoscia di terrore che pervade tutta l’esistenza. 

Senza la guerra si riscopre l’umiltà e la dolcezza sottolinea Lea Goldberg nei suoi versi. A tuti noi sarà permesso amare.

Quando fu scritta la poesia

Verranno davvero ancora giorni fu scritta nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. Lea Goldberg assisteva alla follia della guerra e della persecuzione contro gli ebrei dalla Palestina. 

Lei infatti era nata in una famiglia ebraica lituana a Königsberg in Prussia Orientale, quindi Germania (oggi Kaliningrad, Russia).

Emigrò nel Mandato britannico della Palestina nel 1935, dove fu un membro del gruppo Yachdav, del quale facevano parte anche i poeti Abraham Shlonsky e Nathan Alterman.

Davvero ancora verranno giorni è racchiusa nella raccolta Lampo all’alba (Giuntina, 2022) con la traduzione di Paola Messori.

Verranno davvero ancora giorni è molto celebre in Israele ed è stata anche un musicata dal compositore Haim Barkani e cantata da Chava Alberstein.

Verranno davvero ancora giorni la canzone di di Chava Alberstein

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