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Tramonto, la poesia di Ungaretti sulla speranza nella vita

Il Tramonto è il momento in cui il sole muore in attesa della rinascita del nuovo giorno. La poesia di Ungaretti che ci infonde ottimismo

Il tramonto è il momento del giorno che ha stimolato la creatività, la fantasia, l’ispirazione di innumerevoli artisti. Tra questi Giuseppe Ungaretti che dedica a questa magico momento una poesia di sole tre righe, nello stile unico del grande poeta italiano. Ma, Tramonto di Ungaretti, rappresenta una grande metafora della vita, regalandoci un pensiero di immensa positività.

Il significato della breve, ma intensa, poesia, mette in evidenza come il cielo color rosa carne (al tramonto) sviluppa delle sensazioni che appaiono sotto forma di oasi. Le oasi tipiche del deserto che rappresentano per i nomadi viaggiatori di queste aride terre, la salvezza, il ristoro, il riposo. Tramonto è un inno a non lasciarsi abbattere dai momenti difficili della vita: ad ogni dramma segue sempre la  gioia, la felicità, l’allegria.

Giuseppe Ungaretti, le poesie più belle

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Giuseppe Ungaretti è uno dei massimi poeti del Novecento e una delle voci più struggenti della poesia di guerra. Ecco i suoi versi più conosciuti e toccanti

L’allegria la raccolta di poesie che regala ottimismo

Non a caso, L’allegria è il titolo della raccolta di cui fa parte la lirica Tramonto, collocata nella sezione Il Porto Sepolto. La poesia porta l’indicazione Versa, il 20 maggio 1916. Versa era la località friulana alle spalle del fronte dove, durante la Prima Guerra Mondiale, il giovane Ungaretti prestava il servizio militare.

L’allegria già nella scelta del titolo offre un pensiero di esultanza. Anche nei momenti difficili si può affrontare la vita con maggiore ottimismo. Il dopo può essere sempre migliore, un messaggio positivo che tutti dovremmo assorbire. 

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“M’illumino d’immenso” fotografa l’istante in cui ci sentiamo parte dell’universo

Fra le poesie più brevi che siano mai state scritte, “Mattina” di Ungaretti descrive in sole quattro parole l’istante in cui ci sente vivi e improvvisamente parte dell’universo

L’allegria è la prima raccolta poetica di Ungaretti

L’allegria è la prima raccolta poetica di Ungaretti. Il grande poeta esordì nella letteratura italiana appunto con la raccolta Il Porto Sepolto, composta da 31 poesie. A scoprire il talento del giovane poeta fu Ettore Serra, un tenente dell’esercito regio. Serra si accorse di questo giovane soldato intento a scrivere durante le lunghe e infinite ore di trincea. Proprietario dello Stabilimento Tipografico Friulano di Udine, convinse Ungaretti ad affidargli gli scritti per stampare nel 1916 un libricino in 80 copie.

La raccolta Il Porto Sepolto, grazie ad altre poesie che si aggiunsero di Ungaretti, diventò sempre più corposa, prendendo il nome Allegria di Naufragi e fu stampata da Vallecchi a Firenze nel 1919. il titolo della raccolta metteva in evidenza come, sia nell’esperienza di guerra che nella vita di tutti i giorni, gli opposti si incontrano sempre. Vita e morte, felicità e tragedia, amore e odio sono estremi esistenziali che sono presenti in ciascun individuo e fanno parte dell’esperienza di ogni donna e ogni uomo. 

Ungaretti continuò a lavorare su gli stessi testi realizzando una terza versione de L’allegria che fu pubblicata a Milano da Preda nel 1931 con il definitivo titolo L’allegria, che fu a sua volta continuamente modificata da Ungaretti fino all’edizione definitiva del 1969 con Arnoldo Mondadori Editore.  

Ungaretti il poeta del simbolismo

Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto – 8 febbraio 1888; Milano – 1 giugno 1970) è un interprete riconosciuto del simbolismo.  Già dalla prima pubblicazione de Il Porto Sepolto ricevette l’ammirazione degli intellettuali de La Voce, la rivista italiana fondata nel 1908 da Giuseppe Prezzolini e Giovanni Papini. La Voce era la  storica e rivoluzionaria pubblicazione che contribuì a combattere il conformismo intellettuale dell’epoca.

Ungaretti riuscì a conquistare anche la critica fuori dall’Italia, soprattutto in Francia. Guillaume Apollinaire e Louis Aragon erano affascinati dalle liriche del poeta italiano. Giuseppe Ungaretti viene riconosciuto anche come il precursore dell’ermetismo, da parte dei più grandi interpreti del genere letterario rappresentato da nomi come Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.

Tramonto – Giuseppe Ungaretti

Il carnato del cielo
sveglia oasi
al nomade d’amore

Versa il 20 maggio 1916

 

 

 

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