Sole, amore, emozioni. La bella stagione è un mix di tantissimi elementi diversi, che oggi vogliamo celebrare con la poesia “Ti guardo e il sole cresce” di Paul Éluard.
Questo componimento ci fa riflettere sulla potenza dell’amore, visto come una forza in grado di sublimare qualsiasi elemento naturale.
L’amore totalizzante
La natura viene sublimata dall’amore. Ce la racconta Paul Éluard in questa poesia intitolata “Ti guardo e il Sole cresce”. Il poeta parla della donna amata, capace di racchiudere in sé l’incanto di ogni elemento della realtà circostante: è come il sole, il sole estivo, focoso, potente, in grado di svegliare mente e cuore.
È come la luce del giorno, che distende l’animo del poeta e della sua donna dopo una nottata di buio:
Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte
L’amore, si sa, è in grado di rendere ogni cosa più bella… È in grado di scaldare l’acqua, illuminare il cielo, silenziare i rumori. E l’estate è la stagione che forse più di tutte ne amplifica le sensazioni. Sensazioni che si fanno vivide, corporee.
Per tale ragione Paul Éluard parla, alla fine del componimento, di corpo. Perché le sensazioni che l’amore gli fa provare sono carnali, e sono talmente importanti da richiedere uno sdoppiamento:
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amarti
Un corpo per sognare al di fuori del tuo sonno.
“Ti guardo e il sole cresce” di Paul Éluard
Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprirà la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notteTi guardo tutto è spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare è freddo senza amoreÈ l’inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di teSvegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell’alba alle porte dell’ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amartiUn corpo per sognare al di fuori del tuo sonno.
“Je te regarde et le soleil grandit”
Je te regarde et le soleil granditIl va bientôt couvrir notre journéeÉveille-toi cœur et couleur en têtePour dissiper les malheurs de la nuitJe te regarde tout est nuDehors les barques ont peu d’eauIl faut tout dire en peu de motsLa mer est froide sans amourC’est le commencement du mondeLes vagues vont bercer le cielToi tu te berces dans tes drapsTu tires le sommeil à toiÉveille-toi que je suive tes tracesJ’ai un corps pour t’attendre, pour te suivreDes portes de l’aube aux portes de l’ombreUn corps pour passer ma vie à t’aimerUn cœur pour rêver hors de ton sommeil.
Paul Éluard
Paul Éluard, pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel, è stato un poeta francese, tra i maggiori esponenti del movimento surrealista.
Nato a Saint-Denis nel 1895, il poeta sceglie lo pseudonimo “Éluard” in ricordo della nonna materna. Per comporre i suoi versi si ispira al vitalismo di Whitman e all’armoniosa musicalità delle opere di Verlaine.
Pubblica le sue prime poesie nel 1913. Dopo aver trascorso 14 mesi in un sanatorio per via di un attacco di emottisi, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale il giovane Paul Éluard viene arruolato nella fanteria.
Nei suoi versi, Paul Éluard canta dapprima la pace e l’amore, senza mai mancare di sperimentare nelle forme e nello stile.
Nella seconda fase della sua produzione, quando il poeta ha l’occasione di viaggiare e scoprire la realtà europea e quella asiatica, le tematiche acquistano una forte ispirazione sociale.
Paul Éluard non smette di scrivere e comporre e, nonostante le difficoltà di salute, pubblica innumerevoli raccolte poetiche fino alla morte, sopravvenuta nel 1952 a seguito di un infarto.