Chandra Livia Candiani canta nelle sue poesie la bellezza perenne e surreale della natura e il legame che ad essa ci àncora sin da quando nasciamo. Nella sua “Ti guardo dalla finestra” la terra è vestita di un manto bianco, silenzioso ed elegante. È la neve, che in questo componimento viene raccontata con una grazia fuori dal comune.
“Ti guardo dalla finestra” di Chandra Livia Candiani
Ti guardo dalla finestra:
semini bellezza che respira
tinta che fa
ondeggiante il mondo,
intimo l’aperto,
sorridi mentre corri,
lunga e distesa
cadi e sei silenzio.
Come è sonora
la tua mutezza,
Articola un bene
che è equanime accoglienza
senza altra scelta bene
tutto bene
senza possibilità d’altro.
Contatto avvenuto contatto,
neve.
Il significato di questa poesia
Dove leggere “Ti guardo dalla finestra”
“Ti guardo dalla finestra” è una poesia racchiusa nella raccolta “La bambina pugile, ovvero La precisione dell’amore”, edita da Einaudi nel 2014.
I componimenti inclusi in questa sorprendente opera coprono un arco temporale piuttosto esteso: i versi, infatti, sono stati composti fra l’aprile 2008 e il settembre 2013, e ricorrono pagina dopo pagina senza indicazione temporale. Il componimento che abbiamo appena letto fa parte dell’ultima sezione del libriccino, intitolata La precisione dell’amore.
Le poesie di quest’opera sono molto diverse fra loro per tematiche, forma e contenuto, ma hanno in comune la delicatezza, la ricerca di un’intesa fra il pensiero e la parola e la destinazione universale, che suggerisce un’idea di armonia e fratellanza fra gli esseri umani e la natura.
La bellezza quasi indescrivibile della natura
Come capita spesso all’interno di questa bella raccolta poetica, ci troviamo dinanzi a un componimento dedicato a un “tu” con cui subito ci troviamo faccia a faccia, senza comprenderne la natura.
Chi è questa creatura che “semina bellezza che respira”, che è capace di rendere “intimo l’aperto” e di donare armonia a un mondo che troppo spesso risulta spigoloso e disordinato agli occhi di chi lo guarda?
Gli attributi di questa entità vengono snocciolati di verso in verso, mentre nel lettore si fa strada un tepore che sa di silenzio, di quiete, di purezza.
È “tutto bene/ senza possibilità d’altro”, è un sorriso di serenità calma, lunga e distesa. Morbidezza, ossimorica e “sonora” mutezza, intima e accogliente. È la neve, che appare, finalmente nominata, in posizione isolata, nell’ultimo verso del componimento. Lei è la destinataria di questa poesia che ci fa sentire in pace con la natura e con noi stessi, e che canta la bellezza dell’armonia.
Chandra Livia Candiani
L’autrice di “Ti guardo dalla finestra” ha origini russe. La nonna, infatti, è nata a San Pietroburgo, città che ha lasciato per trasferirsi con la famiglia prima a Minsk e Parigi, poi a Milano, dove si è stabilizzata. Chandra Livia Candiani, infatti, è nata a Milano nel 1952.
All’anagrafe, risponde al nome di Livia Candiani: è con un importante viaggio in India che la poetessa e traduttrice scopre il buddhismo e si avvicina alla meditazione, decidendo di fare propri i dettami dello stile di vita orientale. Per ricordare questo momento cruciale della sua vita, da allora adotta come nome il termine sanscrito che indica la luna, affibbiatole dal suo primo maestro: Chandra.
Chandra Livia Candiani scriveva poesie già prima del viaggio “spartiacque” in India. Una delle raccolte più famose del primo periodo della sua produzione è “Poesie mestruali”, racchiuse nell’antologia Poesia femminista italiana (1978) curata da Laura Di Nola.
Oggi, l’autrice di “Tu tienimi” si dedica alla scrittura poetica, all’insegnamento della meditazione, ma anche alla traduzione di testi buddhisti e alla diffusione dell’arte poetica nella fascia d’età infantile. In parallelo alla sua attività di poetessa, si occupa talvolta anche di scrivere fiabe e saggi.