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“Sonetto 17” di Pablo Neruda: una poetica dichiarazione d’amore

Scopri la magia di un a dichiarazione d'amore davvero speciale attraverso i versi di "Sonetto 17" poesia di Pablo Neruda dedicata a Matilde Urrutia.

“Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio”. Inizia così il Sonetto 17 di Pablo Neruda, poesia che può essere considerata a tutti gli effetti una magica dichiarazione d’amore. 

La poesia fa parte di Cento sonetti d’amore libro di poesie pubblicato nel 1959 e dedicato “A Matilde Urrutia”, come riportato dallo stesso Neruda nell’incipit dell’opera. 

Signora mia molto amata, grande sofferenza
provai scrivendoti questi mal chiamati sonetti
e troppo mi dolsero e costarono, ma la
gioia di offrirteli è maggiore di una
prateria.

Sono queste parte delle parole che Pablo Neruda decanta all’amata in apertura del libro. Ricordiamo che Matilde Urrutia, fu la terza moglie del poeta cileno dal 1966 fino alla sua morte nel 1973. Si erano incontrati a Santiago del Cile nel 1946.

Il poema di Neruda è un a dichiarazione d’amore molto particolare. Nel sonetto vedremo ci sono delle atmosfere oscure, tenebrose, misteriose. L’amore vero e in generale i sentimenti di Neruda tendono a manifestare sempre una forte passione carica di sensualità. 

Si avverte il desiderio anche carnale, che il poeta riesce ade esporre sempre con la magica armonia dei suoi versi.

Ma andiamo a leggere la poesia di Pablo Neruda.

Sonetto 17 di Pablo Neruda

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, entro l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Un amore davvero speciale

Sonetto 17 di Pablo Neruda inizia con una forte precisazione del poeta. Il suo amore non è dettato semplicemente dalla bellezza della futura moglie, ma, dall’ardore passionale che lei riesce a scatenare nel poeta. È un amore intimo, profondo che va vissuto “segretamente”.

Il poeta dice a Matilde fin dall’inizio che non la ama come se fosse “rosa salata o topazio”. Si tratta indubbiamente di oggetti belli e preziosi da possedere, e questo è il punto. 

Il suo amore non assomiglia alla “freccia di garofani che il fuoco spara”. Neruda nella poesia fa un collegamento tra le frecce e le rose. La loro associazione è la rappresentazione dell’amore ideale.

Ma, anche “se infuocata”, questa immagine dell’amore ideale non rappresenta i sentimenti che prova l’autore.

I quattro versi successivi parlano di come il poeta ami sua moglie come si amano le cose oscure. Si tratta di cose in qualche modo oscure, nascoste o fuori dalla portata della maggior parte delle persone.

Potrebbe riferirsi a un amore segreto, a qualcosa di illecito, o semplicemente alla profondità del suo amore e al modo in cui penetra fino alle parti oscure della sua anima.

Ma, come per incanto e facendo leva sulla retorica, nei versi a seguire (5-8) Neruda passa a spiegare invece perché ama Matilde. 

La passione di Neruda va oltre l’aspetto esteriore

Egli pensa a una pianta, simbolo di tutte le altre piante, che non è straordinariamente bella di per sé. Questa pianta non fiorisce, ma ha “la luce dei fiori nascosti” contenuta o “nascosta” dentro di sé.

Ciò potrebbe fare riferimento alla bellezza interiore dell’amata, qualcosa che è nascosto e che bisogna cercare un po’ più a fondo per trovarlo.

Pablo Neruda continua facendo tre affermazioni che iniziano tutte con “T’amo”. Il suo amore esiste come qualcosa di intangibile. Non conosce l’origine di tale amore. Esiste e basta. 

Neppure il suo “orgoglio” può ostacolare la forza di tale suo amore. È disposto a guardarla in faccia e ad ammettere di amarla senza riserve. Neruda esplicita che non conosce e non comprende altri modi di amare.

Il poeta cileno non si sta atteggiando, Non sta cercando di corteggiare l’amata, il suo amore è solo verità. 

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Nelle ultime 3 righe del Sonetto 17, Neruda conclude descrivendo il modo in cui le loro vite si sono intrecciate. Egli può amare solo nella forma in cui la loro relazione esiste attualmente. 

Un legame intimo e profondo, una relazione empatica è ciò che vive e ciò che sente l’autore. I loro sensi sono uniti e vivono all’unisono. Si devono sentire vicini e vivere le stesse emozioni come se fossero fusi in un unico corpo.

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