Soffia, soffia, vento d’inverno di William Shakespeare è una poesia sull’ingratitudine e la cattiveria degli esseri umani. L’inganno, la bugia, il tradimento sono sempre dietro l’angolo, anzi per il “Bardo” inglese sono sempre dietro l’angolo e rischiano di essere più “pungenti” del “gelido” vento dell’inverno.
In occasione del Natale il tema della qualità dei rapporti umani, dell’onestà, della vera amicizia e del vero amore ci sembrano temi importanti da sottolineare, perché la natività è nella sua essenza il messaggio più grande a favore dei buoni e veri valori che dovrebbero caratterizzare tutti gli esseri umani e la società.
La poesia è tratta dal secondo atto, scena sette dell’opera Come vi piace (As You Like It) di William Shalkespeare, una commedia in cinque atti scritta in versi e in prosa tra il tra il 1599 e i primi mesi del 1600 e pubblicata per la prima volta nel First Folio nel 1623. L’opera era basata sul romanzo Rosalynde di Thomas Lodge. La data della prima rappresentazione è possibile che si sia svolta nel 1603 a Wilton House.
Leggiamo Blow, Blow, Thou Winter Wind, questo il titolo originale della poesia di William Shakespeare, per apprezzarne il significato.
Soffia, soffia, vento d’inverno di William Shakespeare
Soffia, soffia, vento invernale,
Tu non fai tanto male
Come l’ingratitudine dell’uomo.
E non punge il tuo dente,
Perché non ti si vede,
Anche se il soffio è rude.Ehi-oh! canta ehi-oh! ai verdi agrifogli,
Molti gli amici finti son molti, molti gli amori folli.
E dunque ehi-oh, l’agrifoglio,
Questa vita è un incanto.Gela, gela tu, cielo amaro,
Non mordi tanto
Come l’uomo ingrato.
Se pur ghiacci l’acqua,
Il morso tuo è men aspro
Di un amico dimenticato.
Ehi-oh, canta ehi-oh ai verdi agrifogli,
Gli amici finti son molti, molti gli amori folli.
Dunque ehi-oh, l’agrifoglio,
Questa vita è un incanto.*********************
Blow, Blow, Thou Winter Wind, William Shakespeare
Blow, blow, thou winter wind
Thou art not so unkind
As man’s ingratitude;
Thy tooth is not so keen,
Because thou art not seen,
Although thy breath be rude.Heigh-ho! sing, heigh-ho! unto the green holly:
Most friendship is feigning, most loving mere folly:
Then heigh-ho, the holly!
This life is most jolly.Freeze, freeze thou bitter sky,
That does not bite so nigh
As benefits forgot:
Though thou the waters warp,
Thy sting is not so sharp
As a friend remembered not.
Heigh-ho! sing, heigh-ho! unto the green holly:
Most friendship is feigning, most loving mere folly:
Then heigh-ho, the holly!
This life is most jolly.
L’inverno e l’animo umano
Soffia, soffia, vento d’inverno è una poesia di William Shakespeare che confronta la durezza del vento invernale con l’ingratitudine degli esseri umani, trovando quest’ultima molto più dura da sopportare e più “cattiva”.
Alla fine del secondo atto, scena 7, della commedia Come vi piace, il personaggio Amiens canta la canzone Blow, Blow, Thou Winter Wind offrendoci una rappresentazione sulla natura ingrata di molta parte del genere umano.
Protagonisti della poesia sono anche l’amicizia e l’amore, considerati valori importanti e assoluti della vita e che se sono sottoposti a tradimento, disonestà, falsità generano un male enorme, assoluto, difficile da sopportare.
La poesia paragona il duro ma onesto vento invernale al comportamento ingannevole e ingrato delle persone. L’autore si rivolge inizialmente al vento invernale, riconoscendone la durezza ma sostenendo che non è crudele come l’ingratitudine degli uomini. La presenza fisica del vento può essere sgradevole, ma il poeta sottintende che il dolore emotivo causato dal tradimento umano è più grave.
In effetti, il vento invernale, essendo invisibile, è meno ingannevole dell’ingratitudine umana, che spesso si maschera dietro un atteggiamento amichevole e sorridente. Il “soffio” del freddo vento invernale può essere duro e ruvido nel modo in cui ci colpisce, ma almeno non finge di essere qualcosa che non è.
La poesia passa poi a un ritornello cantato all’agrifoglio, simbolo del Natale e della festa. L’oratore proclama ironicamente che “la maggior parte dell’amicizia è finta” e “la maggior parte dell’amore una mera follia”. Ciò suggerisce che le relazioni superficiali e i falsi affetti che sono comuni nella società sono più diffusi dei legami autentici.
Sebbene “Ehi-oh! ” possa indicare un sospiro di rassegnazione, nella poesia sembra trasmettere allegria. La maggior parte dell’amicizia è finta“ si riferisce all’”ingratitudine dell’uomo” e all’idea che gli esseri umani siano caratterizzati dalla “doppia faccia”. Anche la maggior parte dell’amore è una follia, e non un amore vero o “reale”.
Amiens torna a rivolgersi al vento invernale, chiedendogli di “gelare” e “mordere” più duramente. Tuttavia, il poeta sostiene che anche il freddo estremo del vento non può essere paragonato al “male” di essere dimenticati da un amico. L’implicazione è che il dolore per la fiducia infranta e per le relazioni abbandonate è molto più angosciante di qualsiasi disagio fisico.
La poesia si conclude con la ripetizione del ritornello, celebrando l’agrifoglio, quale valore simbolico di una natura onesta e decisa che dona alla vita la vera gioia.
Anche se la poesia evidenzia rassegnazione e delusione per le relazioni intime umane, William Shakespeare sottolinea la disillusione per la mancanza di legami genuini nella società, l’onesta naturale dona un senso di speranza e spinge a reagire all’ipocrisia e all’inganno.