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“Seppelliamoci”, una ballata d’amore di Dario Fo

In occasione dell'anniversario della scomparsa di Dario Fo, condividiamo con voi "Seppelliamoci", una bellissima ballata romantica.

Il 13 ottobre del 2016 ci lasciava Dario Fo, drammaturgo, attore, regista, scrittore, ma anche illustratore, pittore, scenografo e comico. Per l’occasione, vi proponiamo una sua bellissima ballata d’amore, “Seppelliamoci”, che è parte della commedia in tre atti del 1960 “Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri”.

Seppelliamoci di Dario Fo

No, non voglio far l’amore in una camera
In una camera d’affitto col tassametro
Son sensibile, lo sai, non so concedermi
Con trasporto sul sedile di una macchina

Piangerei nel far l’amore così scomoda
Della gonna sciuperei tutto il plissé
Non insistere, lo sai, non puoi convincermi
A distendermi sull’erba quando è umida

La rugiada sol pei fiori è tanto salubre
Sono un fior, lo so, però di tipo pleurico
Soffrirei nel far l’amore così fradicia
Dei capelli guasterei tutto il cachet.

Ti faccio una proposta un po’ più logica
Fingeremo di soffrire un mal artritico
E farem le sabbiature al modo classico
Seppellendoci l’un l’altro in riva al mar.

Seppelliamoci in due sotto la rena
Come fanno le ostriche in amore
Scaveremo gallerie in riva al mare
Come fanno i ragazzini per giocare

Incontriamoci, le mani sotto la rena
Come fosse la sabbia un gran lenzuolo
Come fosse un gran letto il litorale
La spalliera di quel letto sarà il mare.

Dario Fo

Dario Fo è stato autore, attore, scenografo, regista teatrale, ma prima di ogni altra cosa si sentiva pittore: premio Nobel per la letteratura nel 1997, utilizzava da sempre la pittura per completare la sua attività drammaturgica immergendosi a pieno titolo nel linguaggio dell’arte visiva, spingendosi oltre i confini delimitati e sperimentando con abile virtuosismo nuove e interessanti tecniche espressive. La sua musa, quasi inutile dirlo, è stata Franca Rame, l’ispiratrice e passione della sua vita.

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