“Saluterò di nuovo il sole” (1964) di Forough Farrokhzad, poesia che celebra la libertà delle donne

10 Dicembre 2024

Scopri la splendida poesia di Forough Farrokhzad, "Saluterò di nuovo il sole", un inno alla libertà e ai diritti delle donne e di tutti gli esseri umani.

"Saluterò di nuovo il sole", la poesia dedicata alle donne iraniane

Saluterò di nuovo il sole è l’inno alla libertà Forough Farrokhzad (Teheran, 5 gennaio 1934 – Teheran, 13 febbraio 1967) poetessa iraniana che osò sfidare le autorità religiose e i letterati conservatori del suo Paese. 

In occasione del 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, dedichiamo a tutti gli esseri umani sottoposti alla repressione sociale, culturale, religiosa. La civiltà è libertà e dove i diritti vengono calpestati esiste solo la barbarie.

Saluterò di nuovo il sole fa parte della raccolta Un’altra nascita (Tavalodi Digar) di Forough Farrokhzad, pubblicata nel 1964.

Leggiamo questa splendida poesia di Forough Farrokhzad per apprezzarne il valore stilistico e il significato.

Saluterò di nuovo il sole di Forough Farrokhzad

Saluterò di nuovo il sole,
e il torrente che mi scorreva in petto,
e saluterò le nuvole dei miei lunghi pensieri
e la crescita dolorosa dei pioppi in giardino
che con me hanno percorso le secche stagioni.

Saluterò gli stormi di corvi
che a sera mi portavano in offerta
l’odore dei campi notturni.

Saluterò mia madre, che viveva in uno specchio
e aveva il volto della mia vecchiaia.
E saluterò la terra, il suo desiderio ardente
di ripetermi e riempire di semi verdi
il suo ventre infiammato,
sì, la saluterò
la saluterò di nuovo.

Arrivo, arrivo, arrivo,
con i miei capelli, l’odore che è sotto la terra,
e i miei occhi, l’esperienza densa del buio.
Con gli arbusti che ho strappato ai boschi dietro il muro.

Arrivo, arrivo, arrivo,
e la soglia trabocca d’amore
ed io ad attendere quelli che amano
e la ragazza che è ancora lì,
nella soglia traboccante d’amore, io
la saluterò di nuovo.

Un inno alla libertà e al coraggio di saper reagire 

Saluterò di nuovo il sole è una delle poesie più celebri della poetessa iraniana Forough Farrokhzad, figura iconica della letteratura persiana moderna. La poesia riflette il tema della rinascita, della libertà e dell’intima connessione tra l’individuo e la natura.

Farrokhzad scrive in un contesto culturale e sociale complesso come quello dell’Iran, in cui l’espressione della libertà individuale, specialmente per una donna, è ancora oggi soffocata. Questo rende i temi della rinascita, della speranza e della connessione con il mondo ancora più potenti e universali.

La poetessa iraniana esplora sentimenti di speranza e di rinnovamento, con una sensibilità unica e un linguaggio poetico ricco di immagini potenti. La poesia è un inno alla vita e alla continuità, un modo di celebrare ciò che è eterno nonostante la profonda percepita debolezza di chi è costretto a vivere e a subire la repressione e la coercizione senza limiti.

Saluterò di nuovo il sole è un canto di speranza e di rinnovamento. L’atto simbolico del saluto al sole suggerisce la voglia di reagire e di riprendersi dalla profonda crisi sociale e psicologica che si è costretti a vivere. Questo può essere traslato in tutti i contesti umani che provocano sofferenza, come dopo un momento di crisi, dolore o separazione. È come se la poetessa volesse riconciliarsi con il mondo, riscoprendone la bellezza e l’energia vitale.

Gli elementi naturali sono molto forti nella poesia, il sole, il fiume, le nuvole, i fiori e gli alberi. Questi elementi rappresentano non solo la bellezza della vita che ci circonda, ma anche un ritorno alle cose che veramente contano e che ci permettono di poter vivere malgrado tutto.

la poetessa iraniana nella poesia rende un tributo alla memoria della madre e del padre, suggerendo che la rinascita personale passa anche attraverso il ricordo degli affetti perduti. C’è un senso di continuità emotiva, come se la presenza di chi non c’è più continuasse a vivere nel cuore e nello spirito.

La vita afferma nella poesia Forough Farrokhzad è la cosa più importante che ci sia. Esalta la bellezza e l’immensità del vivere nonostante la sua fragilità. L’amore è ciò che rende grande ogni cosa e che riesce a trascendere anche la morte.

L’amore che trascende ogni cosa e da sostegno alla fragilità umana

Nella poetica di Farrokhzad, l’amore non è mai idealizzato, ma rappresentato nella sua complessità: un sentimento che unisce gioia e dolore, presenza e assenza. “Saluterò di nuovo il sole” ne è un esempio sublime, dove l’amore si manifesta come un atto di accettazione, celebrazione e resilienza.

Saluterò di nuovo il sole celebra l’amore come forza energetica per poter rinascere e superare ogni cosa. La poetessa esprime un amore profondo e nostalgico nei confronti dei genitori, evocati come presenze vive e significative. Questo legame affettivo mostra come l’amore possa sopravvivere alla perdita, radicandosi nella memoria e nel cuore.

L’amore è forza universale, capace di connettere l’essere umano al tutto. Non è un amore confinato a una relazione specifica, ma un sentimento di unione con l’intero universo.

Nei versi della poesia si avverte una vulnerabilità che è parte integrante dell’amore. Riconoscere la fragilità dell’esistenza e, nonostante ciò, aprirsi alla bellezza della vita è un atto d’amore coraggioso.

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