Era il 600 a.C. quando Saffo componeva “Raccoglimi“: un frammento potente che con la sua straordinaria forza evocativa ha superato la prova del tempo. Oltre due millenni, e “Raccoglimi” รจ ancora qui, a raccontarci le sfumature dell’amore e a farci rivivere il brivido delle emozioni che esso provoca.
L’amore secondo Saffo
Un sentimento totalizzante
Nei preziosi frammenti che ci sono rimasti, Saffo racconta quasi esclusivamente l’amore. Sentimento talvolta non corrisposto; altre volte non consumato; altre ancora, esaudito anche se solo per un momento.
L’immagine che viene fuori dai versi della poetessa รจ, in ogni caso, quella di una forza sconvolgente che scombussola la vita di chi la sperimenta.
L’amore, per Saffo, non puรฒ che essere un sentimento totalizzante, che invade il cuore, la mente e il corpo, perfino i sogni e la realtร circostante.
Ma se per i poeti suoi contemporanei spesso si tratta di qualcosa dai poteri devastanti che non lascia scampo agli esseri umani che vivono in sua balรฌa, per Saffo si aggiungono i temi della delicatezza e della capacitร che esiste, dentro ognuno di noi, di riuscire a rendere questa gioia tormentosa un punto privilegiato da cui guardare al mondo.
La sensualitร nasce dalla sinceritร
“Raccoglimi” รจ costruita a partire da versi di lunghezza variabile che creano un’armoniosa danza fra l’io lirico e la persona destinataria del frammento.
A lei si rivolge, con disarmante naturalezza, l’autrice che, spogliata della sua armatura, si mostra nuda, con solo le sue paure e i suoi sentimenti a coprirle le membra.
Ed รจ forse questa totale sinceritร , questa richiesta cosรฌ semplice che, in veritร , รจ sempre cosรฌ difficile da formulare, a rapirci.
E in effetti, se ci pensiamo bene, non esiste nulla di piรน sensuale dell’essere sinceri. Soprattutto in un’epoca in cui di sinceritร ce n’รจ poca e, per contro, a regnare รจ l’apparire con poca sostanza.
“Vieni”, invita Saffo in “Raccoglimi”. “Trovami nell’angolo piรน nero/ osservami”. Guardami come sono realmente. Senza orpelli, nรฉ veli. Senza bugie nรฉ illusioni. Senza giochi, nรฉ inganni. “Questa sono io”, sembra affermare. Sono io, con tutte le mie fragilitร . E te le sto mostrando perchรฉ ti amo. Ma soprattutto, perchรฉ di te, mi fido. Talmente tanto da mettere da parte la paura.
“Raccoglimi” di Saffo
Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.Trovami nellโangolo piรน nero
osservami.Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti.
Io ti seguirรฒ.Ovunque.
Chi era Saffo
Saffo รจ stata una poetessa greca vissuta fra il 630 a.C. e il 570 a.C. circa.
Giร nellโantichitร Saffo, a causa della bellezza dei suoi componimenti poetici e della conseguente notorietร acquisita presso gli ambienti letterari dellโepoca, fu oggetto di vere e proprie leggende, poi riprese e amplificate nei secoli a venire, specie nel momento in cui, a partire dal XIX secolo, la sua poesia divenne paradigma dellโamore omosessuale femminile, dando origine al termine โsafficoโ.
Gli studiosi dellaย biblioteca di Alessandria suddivisero lโopera della poetessa greca in otto o forse nove libri, organizzati secondo criteri metrici: il primo libro comprendeva i carmi composti in strofe saffiche, ed era composto da circa 1320 versi.
Di questa produzione ci sono rimasti oggi pochi frammenti: lโunico componimento conservatosi integro, immune dal passare del tempo, รจ il cosiddetto Inno ad Afroditeย (fr. 1 V.), con cui si apriva il primo libro dellโedizione alessandrina della poetessa.
In questo testo, composto secondo i criteri dellโinno cletico, Saffo si rivolgeva alla dea Afrodite chiedendole di esserle alleata riguardo a un amore non corrisposto.