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“Qui ti amo”, la poesia di Neruda sul dolore dell’assenza

“Qui ti amo” è una poesia di Pablo Neruda pubblicata nel 1924 nella raccolta “Venti poesie d’amore e una canzone disperata”

Qui ti amo” è una poesia sul dolore dell’assenza. Un componimento scritto da Pablo Neruda e pubblicato nel 1924 all’interno della raccolta “Venti poesie d’amore e una canzone disperata”. I temi centrali sono quelli dell’amore e della lontananza, declinati nel classico stile di Pablo Neruda.

“Qui ti amo” di Pablo Neruda

Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s’inseguono.
La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.
O la croce nera di una nave.

Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.
Qui ti amo e invano l’orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.

A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.
La mia vita s’affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia combatte con i lenti crepuscoli.

Ma la notte giunge e incomincia a cantarrni.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.
Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.

L’amore lontano

In questa poesia, Pablo Neruda canta la tristezza e il dolore causato dalla lontananza della persona amata. Il paesaggio in questo componimento è fondamentale, ci troviamo infatti al porto di Bajo Imperial, luogo dove il poeta ebbe il suo primo incontro con il mare, scoprendo l’altro grande amore della sua vita.

La natura partecipa attivamente, andando avanti nel suo corso, alla malinconia che viene raccontata. Tutto ciò che circonda Pablo Neruda, per quanto sia bello e suggestivo, dà modo all’autore di pensare alla persona amata che non è con lui e di cui si ridesta l’assenza.

Pablo Neruda

Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, meglio noto con lo pseudonimo Pablo Neruda, nasce in Cile nel 1904 da un’umile famiglia, che cerca di garantirgli una vita serena e felice nonostante le difficoltà economiche. Pablo va a scuola e si iscrive persino all’università ma, alla fine, non riesce a portare a termine gli studi, così decide di arruolarsi nel corpo diplomatico cileno. Così, il giovane viaggia molto, poiché presta servizio in diversi paesi negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Appassionato di lettere e scrittura, Pablo in Spagna fa la conoscenza di García Lorca e di Alberti, che diventano quasi una fonte di ispirazione per l’uomo, che si avvicina alla poesia modernista.

Allo scoppio della guerra civile, Pablo Neruda prende una netta posizione contro Franco, e si colloca sempre di più fra quegli intellettuali impegnati che guardano con favore al socialismo. Perciò, rientrato in Cile, aderisce al Partito Comunista Cileno e si impegna politicamente. Sono questi gli anni in cui Neruda, infatti, viene eletto senatore.

Quando la situazione politica cambia in Cile, e gli esponenti del Partito Comunista vengono esiliati, Pablo Neruda è costretto a lasciare nuovamente il suo paese per poi rientrarvi, grazie ad un’amnistia, nel 1952. Nel frattempo, la sua produzione poetica diventa sempre più amata e celebrata, tanto che nel 1971 viene insignito del Nobel per la Letteratura. Pablo Neruda, che viene riabilitato politicamente con l’elezione del presidente Allende, muore in Cile nel 1973.

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