Qui io ti amo di Pablo Neruda è una malinconica poesia sull’amore impossibile, l’amore intenso e non corrisposto, l’amara attesa di un ti amo che ha soltanto una direzione. L’amore s’immerge e trova la sua espressione nella natura che circonda l’autore, dove ogni elemento diventa protagonista del teatro del suo amore.
In questa poesia del poeta cileno c’è desiderio, frustrazione, senso di isolamento. L’amore è intenso e allo stesso tempo senza speranza, e porta a un senso di vuoto e disperazione. Nella poesia vive la profonda contraddizione tra il desiderio di amare e la struggente presa di coscienza che quell’amore non troverà mai nessuna realizzazione.
Qui io ti amo è il poema 18 della raccolta di poesie Veinte poemas de amor y una canción desesperada (Venti poesie d’amore e una canzone disperata) di Pablo Neruda, pubblicata per la prima volta nel giugno del 1924, quando l’autore aveva 19 anni.
Leggiamo questa malinconica poesia di Pablo Neruda per apprezzarne la sensibilità e comprenderne il significato.
Qui io ti amo di Pablo Neruda
Qui io ti amo.
Tra pini scuri si snoda il vento.
Brilla fosforescente la luna su acque erranti.
Passano giorni uguali, inseguendosi l’un l’altro.Si dirada la nebbia in figure danzanti.
Un gabbiano d’argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte stelle.O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte mi alzo all’alba e persino la mia anima è umida.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui io ti amo.Qui io ti amo e invano l’orizzonte ti occulta.
Ti sto amando anche in mezzo a queste cose fredde.
A volte vanno i miei baci su quelle navi gravi,
che corrono sul mare dove non arriveranno.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie ancore.
Sono più tristi le banchine quando ormeggia la sera.
Si stanca la mia vita inutilmente affamata.Amo quel che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia lotta con lenti crepuscoli.
Ma poi giunge la notte e inizia a cantarmi.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.
Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie metalliche.
Aquí te amo, Pablo Neruda
Aquí te amo. En los oscuros pinos se desenreda el viento.
Fosforece la luna sobre las aguas errantes.
Andan días iguales persiguiéndose.Se desciñe la niebla en danzantes figuras.
Una gaviota de plata se descuelga del ocaso.
A veces una vela. Altas, altas estrellas.O la cruz negra de un barco.
Solo.
A veces amanezco, y hasta mi alma está húmeda.
Suena, resuena el mar lejano.
Éste es un puerto.
Aquí te amo.Aquí te amo y en vano te oculta el horizonte.
Te estoy amando aún entre estas frías cosas.
A veces van mis besos en esos barcos graves,
que corren por el mar hacia donde no llegan.
Ya me veo olvidado como estas viejas anclas.
Son más tristes los muelles cuando atraca la tarde.
Se fatiga mi vida inútilmente hambrienta.Amo lo que no tengo. Estás tú tan distante.
Mi hastío forcejea con los lentos crepúsculos.
Pero la noche llega y comienza a cantarme.
La luna hace girar su rodaje de sueño.
Me miran con tus ojos las estrellas más grandes.
Y como yo te amo, los pinos en el viento,
quieren cantar tu nombre con sus hojas de alambre.
Quando l’amore non è corrisposto
Qui io ti amo è una poesia d’amore di Pablo Neruda che esprime un’intensa e struggente dichiarazione d’amore che si muove nel paesaggio naturale delle emozioni e dei sentimenti, tra solitudine e desiderio, nostalgia, amarezza, malinconia. Attraverso i suoi versi il Poema 18 esprime la forza malinconica di un amore che resta distante, lontano immerso in uno scenario naturale che diventa specchio e amplificatore dello stato d’animo.
La donna a cui si rivolge Pablo Neruda
Qui io ti amo è uno dei testi più intensi della raccolta Venti poesie d’amore e una canzone disperata. A ispirare la raccolta di Neruda non fu solo una donna, ma due o più donne amate dal poeta. Figure femminili ideali per sviluppare un’unica creatura poetica, la donna ideale alla quale rivolgere le sue emozioni più profonde.
Le donne cantate nella raccolta, a dire dello stesso autore furono soprattutto due. Una ragazza di Temuco (Cile), Teresa Vásquez León che lui battezzò come Marisol, ed una studentessa di Santiago, Albertina Rosa Azocár, che egli chiamò Marisombra.
Un amore impossibile che non darà mai risposte
Qui io ti amo racchiude l’essenza dell’amore lontano, dell’amore non corrisposto, vissuto nella solitudine e sublimato nella natura. I versi di Pablo Neruda ci trasportano in un porto silenzioso, dove l’amore continua a vivere anche quando la presenza dell’amata è solo un’eco.
Nella poesia l’amore si fa assenza, attesa, desiderio che non trova compimento. Il poeta si trova in un porto, un luogo simbolico di passaggi e separazioni. L’amata è lontana, nascosta oltre l’orizzonte. Ma proprio in quella lontananza il sentimento si intensifica.
Qui io ti amo e invano l’orizzonte ti occulta.
Neruda descrive una condizione esistenziale in cui amare diventa un atto di resistenza, di fedeltà emotiva in mezzo al vuoto. Le giornate si susseguono identiche, mentre l’anima resta “umida”, segnata dalla malinconia.
La natura come specchio del sentimento
Uno degli elementi più potenti della poesia è l’uso della natura come riflesso del mondo interiore. Il paesaggio marino – pini scossi dal vento, nebbia, gabbiani, navi – diventa l’eco del tormento dell’io lirico. Gli elementi naturali non sono descrittivi, ma simbolici.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie ancore.
Il mare lontano che risuona è la voce dell’amore che cerca di raggiungere l’altro. Anche le stelle diventano occhi dell’amata, proiettando una presenza invisibile ma potente nel cielo della notte.
La natura partecipa attivamente, andando avanti nel suo corso, alla malinconia che viene raccontata. Tutto ciò che circonda Pablo Neruda, per quanto sia bello e suggestivo, dà modo all’autore di pensare alla persona amata che desidera e di cui si ridesta l’assenza.
Il significato profondo: amare ciò che non si ha
Nel verso “Amo quel che non ho. Tu sei così distante”, Pablo Neruda esprime una verità universale: spesso amiamo ciò che ci manca, ciò che è assente ma presente nel nostro desiderio. Questo amore si consuma nel sogno, nella memoria, nella proiezione immaginativa.
Il poeta non smette di amare, nemmeno in un contesto freddo e disanimato. La poesia suggerisce che l’amore più puro è quello che resiste al silenzio, che continua a vivere nonostante l’assenza, come canto dei pini nel vento.
Una poesia che esprime musica e ricca di immagini evocative. La ripetizione del verso iniziale, “Qui io ti amo”, crea un ritmo incantatorio. L’uso di metafore e sinestesie trasforma il paesaggio in una dimensione quasi onirica.
La luna proietta la sua pellicola di sogno.
Mi guardano con i tuoi occhi le stelle più grandi.
Il sogno e la visione diventano strumenti di sopravvivenza dell’amore, capaci di colmare, almeno poeticamente, la distanza.
Quando l’amore è pura poesia
Qui ti amo di Pablo Neruda è una poesia che parla a chiunque abbia vissuto l’amore a distanza, il desiderio non appagato, la fedeltà a un sentimento che vive solo nell’anima. Neruda ci insegna che l’amore può sopravvivere anche nel silenzio, nelle cose fredde, nei tramonti solitari. Basta che ci sia una voce che continui a cantarlo.