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James Joyce e la romantica poesia “È questo cuore che batte accanto al mio”

“È questo cuore che batte accanto al mio” è una poesia di James Joyce pubblicata nella raccolta “Musica da camera” del 1907

In occasione dell’anniversario di James Joyce che ricorre il 13 gennaio, abbiamo pensato di proporvi la poesia “È questo cuore che batte accanto al mio”, un romantico componimento pubblicato nella raccolta “Musica da camera” del 1907 che parla del rapporto tra Joyce e l’amante Nora.

“È questo cuore che batte accanto al mio”

È questo cuore che batte accanto al mio
la mia speranza e tutti i miei beni,
scontento quando ci separiamo
contento invece tra bacio e bacio;
la mia speranza e tutti i miei beni … sì! …
e tutta la mia felicità.
Ché lì, come in un nido muschioso
vari tesori lo scricciolo tiene,
io misi quelli che possedevo
prima che gli occhi imparassero il pianto.
Noi quanto lui non saremo saggi
anche se amore vive un giorno solo?

Il cuore come un nido

In “È questo cuore che batte accanto al mio” James Joyce descrive la felicità dell’innamoramento. Questa felicità è descritta soprattutto nella prima parte in cui il poeta riconosce con entusiasmo il cuore dell’amata che batte accanto al suo. Il termine originale che Joyce utilizza per dire battere è “flutters” ovvero battere in maniera agitata, vibrare. Ed è proprio questo che fa il cuore di chi si innamora, prendendo un ritmo tutto suo, eccitato dalle emozioni e dai sentimenti. Nella seconda parte della poesia invece presenta una metafora: come lo scricciolo custodisce i tesori raccolti nel suo nido, così il poeta fa con i sentimenti nati dall’amore. Joyce esorta l’amata Nora a fare lo stesso, proteggendo la felicità nel proprio cuore.

“Neve nei sobborghi”, la poesia di Thomas Hardy sulle piccole cose di cui non ci accorgiamo più

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“Neve nei sobborghi” è una poesia di Thomas Hardy contenuta nella raccolta “Human Shows” del 1925

 

James Joyce

James Augustine Aloysius Joyce nacque a Dublino il 2 febbraio 1882. Nel 1891 James Joyce venne sospeso dal lavoro e non riuscì più a pagare la retta del Clongowes Wood College; studiò per qualche tempo a casa, per poi, grazie agli ottimi voti, essere accolto gratuitamente al Belvedere College. Si iscrisse allo University College di Dublino nel 1898, dove studiò lingue moderne, in particolare inglese, francese e italiano. Si laureò nel 1902 e trasferì a Parigi. Nel 1904 incontrò Nora Barnacle, la cameriera di Galway che diventerà sua compagna per la vita. L’8 ottobre 1904 Joyce e Nora partirono per l’esilio dopo un incidente avvenuto per strada. Dopo una immensa carriera da scrittore morirà a Zurigo il 13 gennaio 1941.

Alice Turiani

 

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