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“Profumo esotico” di Charles Baudelaire, la poesia passionale per la propria donna

Le parole di Charles Boudelaire dedicate ad una donna e la descrizione che lui fa di quest’ultima ci fanno comprendere la profondità viscerale di un amore.

Una dichiarazione d’amore commovente. Le parole di Charles Baudelaire dedicate ad una donna e la descrizione che lui fa di quest’ultima ci fanno comprendere la profondità viscerale di un amore.

Charles Baudelaire, le poesie più belle

Charles Baudelaire, le poesie più belle del poeta maledetto

Il 9 aprile 1821 nasceva Charles Baudelaire, uno dei più importanti poeti dell’Ottocento autore de “I fiori del male”

Profumo esotico

Quando, ad occhi chiusi, in una calda sera d’autunno,
respiro l’odore del tuo seno ardente,
vedo svolgersi spiagge felici
nei fuochi abbaglianti d’un sole monotono;
è un’isola indolente dove la natura mostra
alberi strani e frutti saporiti,
uomini dal corpo snello e vigoroso,
donne dallo sguardo schietto ch’è un incanto.
Sulla scia del tuo odore vado verso climi affascinanti,
verso un porto stipato d’alberature e di vele
ancora affaticate dai flutti del mare,
mentre il profumo di verdi tamarindi,
che circola nell’aria gonfia le mie narici
e si fonde nella mia anima col canto dei marinai.

Charles Baudelaire e I Fiori del male

Uno dei poeti più importanti di sempre, Charles Baudelaire è il punto di riferimento del simbolismo e anticipatore del decadentismo. Un poeta “maledetto”, nato a Parigi il 9 aprile 1821, ma anche critico letterario, critico d’arte, giornalista, aforista, saggista e traduttore francese. I Fiori del Male è una raccolta di poesie edita nel 1857, dove il poeta analizza la sua vita, con gli occhi di un uomo che l’ha vissuta al limite.

Il dolce profumo di chi amiamo

Il profumo di chi amiamo ci trasporta in un’altra dimensione. Ci fa percepire la corporeità dell’altro, la vita che scorre, il calore della pelle. Così Baudelaire, a partire dal cosiddetto ‘’profumo esotico’’, immagina luoghi, situazioni, quasi paradisiache, dove poter staccare dalla crudeltà della vita, e sentirsi parte di qualcosa. Anche la natura più ostile all’animo (‘’Sole monotono… Isola indolente’’) si trasforma in qualcosa di vigoroso, come il corpo della sua donna. La femminilità viene affiancata così agli aspetti più vivi, rigogliosi del mondo circostante, facendo sentire il poeta in piena estasi.

 

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