La poesia che vi proponiamo questa sera è “Potessero le mie mano sfogliare”, un componimento d’amore di Federico Garcia Lorca scritto nel 1919 con una particolare nota nostalgica.
“Potessero le mie mani sfogliare”
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T’amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
Un amore lontano
Federico Garcia Lorca racconta in questo componimento di un amore lontano. Un amore evocato con il nome della persona amata in un momento di solitudine e nostalgia, un nome con una grande potenza, capace di svegliare ricordi e sensazioni, ma anche di mettere in discussione i sentimenti provati dal poeta nel presente. Garcia Lorca si chiede con “Potessero le mie mani sfogliare” se il suo amore sarà ancora così forte, ancora così grande. La lontananza prolungata cambia le cose, le situazioni e le persone e, con grande umiltà, in questa poesia l’autore si mette in discussione.

Notte d’estate di G.Lorca, la poesia sulla magia estiva
L’estate è arrivata e con questa la magia delle sue notti. “Notte d’estate” è una poesia di Federico Garcia Lorca, che sa descrivercele benissimo.
Federico Garcia Lorca
Nato a Fuente Vaqueros, Federico Garcia Lorca studiò legge all’Università di Granada prima di trasferirsi a Madrid nel 1919 per concentrarsi sulla scrittura. A Madrid si unì a un gruppo di artisti d’avanguardia che includeva Salvador Dali e Luis Buñuel. Il gruppo, conosciuto collettivamente come la “Generazione del ’27”, introdusse Lorca al Surrealismo, un movimento che avrebbe notevolmente influenzato la sua scrittura. viaggiò a New York, dove trovò una connessione tra le canzoni profonde spagnole e gli spirituals afroamericani. Quando tornò in Spagna, co-fondò La Barraca, una compagnia teatrale itinerante. Lorca rifiutò di nascondere le sue opinioni politiche di sinistra, la sua omosessualità. Nel 1936 fu arrestato e giustiziato da un plotone d’esecuzione pochi giorni dopo.