La felicità viene indicata nei dizionari come lo stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato. In realtà si tratta di uno stato della persona molto più complesso da descrivere e manifestare: a chi non è mai capitato, ad esempio, di vivere piccoli momenti di felicità senza rendersene conto in quell’istante?
A questo nobile sentimento è dedicata una ricorrenza, la Giornata Internazionale della Felicità, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per riconoscere l’importanza della felicità nella vita delle persone in tutto il mondo. Ogni 20 marzo, la giornata vuole porre l’attenzione sulla rilevanza della felicità e del benessere come obiettivi e aspirazioni universali delle vite degli esseri umani di tutto il mondo e sull’importanza del loro riconoscimento negli obiettivi di politica pubblica.
Poesie sulla felicità
A raccontare questi attimi di felicità sono stati scrittori, poeti, filosofi e pensatori che, nel corso dei secoli, si sono interrogati sul concetto di felicità e hanno cercato di dare risposta raccontando attraverso poesie sulla felicità la propria esperienza personale e le emozioni uniche.
Di seguito, vi proponiamo 15 poesie sulla felicità, versi senza tempo da dedicare e dedicarsi.
1. La felicità di Giovanni Pascoli
Quando, all’alba, dall’ombra s’affaccia,
discende le lucide scale
e vanisce; ecco, dietro la traccia
d’un fievole sibilo d’ale,io la inseguo per monti, per piani,
nel mare, nel cielo: già in cuore
io la vedo, già tendo le mani,
già tengo la gloria e l’amore…Ahi! ma solo al tramonto m’appare,
su l’orlo dell’ombra, lontano,
e mi sembra in silenzio accennare
lontano, lontano, lontano.La via fatta, il trascorso dolore
m’accenna col tacito dito:
improvvisa, con lieve stridore,
discende al silenzio infinito.
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2. Più felice sono quando più lontana di Emily Brontë
Più felice sono quando più lontana
porto la mia anima dalla sua dimora d’argilla,
in una notte di vento quando la luna brilla
e l’occhio vaga attraverso mondi di luce.Quando mi annullo e niente mi è accanto
né terra, né mare, né cieli tersi
e sono tutta spirito, ampiamente errando
attraverso infinite immensità.
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3. Ode al giorno felice di Pablo Neruda
Questa volta lasciate
che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che
sono felice
fino all’ultimo profondo angolino
del cuore, camminando,
dormendo o scrivendo.
Che posso farci,
sono felice.
Sono più sterminato
dell’erba
nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,
gli uccelli in cima,
il mare come un anello
intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.Tu al mio fianco sulla sabbia
sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo
è oggi la mia anima,
canto e sabbia,
il mondo
oggi è la tua bocca,
lasciatemi
sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì, perché respiro
e perché respiri,
essere felice perché tocco
il tuo ginocchio
ed è come se toccassi
la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.Oggi lasciate
me da solo
che sia felice,
con o senza tutti,
essere felice
con l’erba
e la sabbia,
essere felice
con l’aria e la terra,
essere felice,
con te, con la tua bocca,
essere felice.
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4. Quasi anonima sorridi di Fernando Pessoa
Quasi anonima sorridi
e il sole indora i tuoi capelli.
Perché per essere felici
è necessario non saperlo?
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5. La felicità a due non esiste di Oriana Fallaci
La felicità a due non esiste.
La felicità è solitaria.
È un sogno che va
pei sentieri d’un mondo
sconosciuto e lontano:
laggiù dove s’alzan le vette dell’Himalaya.È un monaco che va solo
beandosi del suo silenzio
e del silenzio che lo circonda.
È il bastone sul quale si appoggia
un bastone innocuo non un bastone che uccide.
È il campanellino legato al suo piede
per dire alle formiche
spostatevi, non voglio schiacciarvi.Alberi gialli di mango
fiammeggianti cespugli di hibiscus
orlano la tacita strada:
quando ha fame di cibo egli mangia
un mango maturo,
quando ha fame di bellezza egli tocc
aun hibiscus sbocciato,
poi riprende il cammino ed arriva
al monastero che sta sulle vette dell’Himalaya.La felicità è un monastero
che sta sulle vette dell’Himalaya.
Bianchi ghiacciai e monaci muti
lunghissime trombe che al sorger del sole
esalano un suono purissimo
sempre ripetuto ed eguale a sé stesso.E lui
senza rimpiangere le melodie
d’un tempo sepolto coi desideri e i ricordi
ascolta e sorride felice perché
sa d’essere in pace, d’aver finalmente trovato
la pace.
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6. E i bicchieri erano vuoti di Jacques Prévert
E i bicchieri erano vuoti
e la bottiglia spaccata
E il grande letto era aperto
e la porta serrata
E tutte le stelle di vetro
della felicità e della bellezza
splendevano nella polvere
della stanza in disordine
E io ero ubriaco morto
e tutto una vampa di gioia
e tu ubriaca viva
nuda tra le mie braccia.
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7. Felicità di Benny Andersen
C’è qualcosa di speciale nella felicità
puoi essere davvero contento
quando lo senti
ma anche ansioso
ti blocchi per un secondo
poi lentamente avanzi con cautela
come in un campo minato
e ogni volta che metti giù un piede
senza saltare in aria
o dimentichi di goderti la felicità
o ti arrabbi perché non sai
quanto durerà
così quando infine appare l’avversità
è un sollievo
come se fossi tornato al sicuro
è un peccato
perché c’è qualcosa di speciale nella felicità
che altrimenti non incontrerai
forse questo è il problema
non lo sappiamo abbastanza bene
dovremmo saperne di più
penso sia questione di allenamento.
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8. Felicità di Hermann Hesse
Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.
Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos’è pace.
Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,
Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più
e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.
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9. Quanto ad essere felici di Cristina Campo
Quanto ad essere felici, questo è
il terribilmente difficile, estenuante.Come portare in bilico
sulla testa una preziosa pagoda,
tutta di vetro soffiato, adorna di campanelli
e di fragili fiamme accese;
e continuare a compiere ora per ora i mille
oscuri e pesanti movimenti della giornata
senza che un lumicino si spenga, che
un campanello dia una nota turbata.
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10. Eccola questa sciocca felicità di Sergej A. Esenin
Eccola, questa sciocca felicità
Con le sue finestre bianche spalancate sull’orto!
Sopra lo stagno, uguale a un cigno purpureo
Naviga silenzioso il tramonto.Salve, mia pozzanghera d’oro
E voi betulle capovolte nell’acqua!
Dal tetto una banda di cornacchie
Canta i Vespri alle stelle.Laggiù oltre i giardini
Dove fiorisce la vitalba
Una soave ragazza vestita di bianco
Accenna delicate canzoni:E il freddo notturno si distende sui campi
Come una sottana celeste.
O mia cara, mia sciocca felicità,
Tenere e fresche guance di una volta!
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11. Felicità raggiunta di Eugenio Montale
Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
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12. Gioia di Antonia Pozzi
Lo splendore del sole
ti abbacinava ieri
dolendo come la piaga
nelle pupille del cieco.
Ma oggi
lo splendore del sole
non è abbastanza lucente
per la lucentezza tua:
nell’infinito mondo non c è
che questo tuo splendore vero.6 marzo 1932
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13. Quanto è felice la piccola pietra di Emily Dickinson
Quanto è felice la piccola pietra
che rotola sulla strada tutta sola
e non si preoccupa della carriera
e non teme le esigenze –
il cui cappotto di bruno elementare
indossa un universo passeggero,
e indipendente come il Sole
si accompagna o brilla sola,
seguendo una volontà assoluta
con spontanea semplicità.
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C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.
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15. Felicità di Karmelo C. Iribarren
Ti siedi su una terrazza
a prendere qualcosa
A pochi metri da te,
bambini e bambine pattinano, saltano
la corda, fanno la lotta.
Accendi una sigaretta,
fumi tranquillo.
Alla fine arriva
la birra: al punto giusto,
schiumosa, fresca.Chiudi gli occhi
e dici
“questa è la felicità”.Poi li apri
e vedi quel povero vecchio
che rovista tra i cassonetti.
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16. Ogni giorno era bello di Sandro Penna
Ogni giorno era bello. In cuor la vita
cresceva come vela a mare colmo.
Ogni gioia che era in cuor finita
ricresceva nel cuor di vita colmo.