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Ferragosto dedicato ai bambini in città con 2 poesie di Gianni Rodari

Tutti i bambini meritano di poter vivere il ferragosto e le vacanze estive. Gianni Rodari scende in campo per i bambini poveri costretti a stare in città.

Ci sono poesie senza tempo. Gianni Rodari ne offre due dal grandissimo significato sociale, La filastrocca di Ferragosto e Un bambino al mare.

Protagonisti delle poesie sono i bambini, d’altronde il Maestro di Omegna è uno specialista in questo, ma il messaggio è rivolto soprattutto agli adulti. 

Non tutti i bambini hanno o avranno la possibilità di poter godere delle vacanze e del mare. Ciò accade ancora oggi a tanti piccoli le cui famiglie in Italia e nel Mondo vivono in condizioni di povertà o di grave disagio.

Tutti i bambini meriterebbero di poter godere del mare e delle vacanze, purtroppo, però per tanti non è così. Il nostro ferragosto lo vogliamo dedicare proprio a a loro.

Il Ferragosto dei bambini costretti a rimanere in città

La prima poesia dal titolo La filastrocca Ferragosto è una breve poesia dedicata alle vacanze estive, in particolare riferita a tutti i bambini che sono costretti a trascorrere il 15 agosto in città.

Si può trovare nel libro Filastrocche in Cielo e in Terra, Einaudi Ragazzi, Einaudi, 1996.

La filastrocca di Ferragosto, di Gianni Rodari

Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapide,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato.

Se Gianni Rodari fosse diventato Presidente

In La filastrocca di Ferragosto, Gianni Rodari mette al centro quei bambini che per motivi di povertà o per altri problemi  non possono godere della vacanza e del mare. 

chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:

Il messaggio è diretto, esplicito le famiglie povere non possono donare ai figli la gioia di poter giocare in spiaggia o in montagna. I bambini in difficoltà sono costretti a rimanere in città. 

Il bambino povero non può fare “i castelli con la rena”, “le scalate” ai monti e “la doccia alle cascate”. A lui è concesso di “sdraiarsi al sole sul marciapiede” e di giocare con “i suoi battelli sottomarini” nei tombini.

Quindi Rodari lancia la sua idea. “Quando divento Presidente/faccio un decreto a tutta la gente”. 

Nessuno più dovrà rimanere in città e tutti dovranno andare in vacanza, pagherà lo Stato. Per tutti i bambini sarà obbligatorio andare in montagna o al mare d’estate, “pena la prigione”.

Purtroppo, Gianni Rodari non è diventato Presidente e le sue parole per tanti bambini e le loro famiglie non sono servite a niente.

Ma, noi ci dobbiamo impegnare affinché il desiderio di Gianni Rodari possa diventare realtà.

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Nella seconda poesia dal titolo Un bambino al mare, Gianni Rodari immagina un bambino povero che non ha mai visto il mare.

Un bambino al mare, Gianni Rodari

Conosco un bambino così povero
che non ha mai veduto il mare:
a Ferragosto lo vado a prendere
in treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda” gli dirò
“questo è il mare, pigliane un po’!”.
Col suo secchiello, fra tanta gente,
potrà rubarne poco o niente:
ma con gli occhi che sbarrerà
il mare intero si prenderà.

La gioia di poter finalmente vedere il mare

Gianni Rodari anche in questa filastrocca ci dona un altro grande segnale della sua immensa sensibilità. Il Maestro conosce un bambino così povero che non ha mai visto il mare.

Cosa decide di fare? A Ferragosto decide di andarlo a prendere e offrirgli la possibilità di poter godere della grande magia ludica che solo la spiaggia riesce a regalare ai bambini.

Ma, ciò che colpisce della poesia è anche il contesto sociale che mette in evidenza con la filastrocca. Il bambino naturalmente quel giorno vive una spiaggia popolare super affollata, come potrebbe essere Ostia o qualsiasi altra spiaggia italiana il 15 agosto. 

Il bambino non potrà vivere quindi fino in fondo la bellezza ludica della spiaggia, ma, in ogni caso, i suoi occhi si illumineranno guardando il mare e così potrà portarlo via con lui per sempre.

Un inno altruismo e ai bambini che meritano di poter giocare e sognare.

Grazie Gianni Rodari, sarai per sempre un grande rivoluzionario e  le tue poesie e filastrocche ti renderanno immortale.

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