Il cinema. Arte sopraffina, capace di raccontare ciรฒ che esiste e ciรฒ che esisteva, ciรฒ che esisterร finanche ciรฒ che non potrร mai esistere.
Il mondo fuori e dentro di noi, il buio, la luce, la gioia, il dolore… Attraverso il cinema, l’uomo parla ai suoi simili in maniera poetica e profonda, raccontando storie e trasmettendo messaggi di valore.
Per celebrare una forma d’arte che ne racchiude molte altre, in occasione della Giornata del cinema, che ricorre ogni anno il 20 gennaio (data di nascita di Federico Fellini), vi facciamo scoprire la poesia futurista di Guillaume Apollinaireย “Avant le cinรฉma“, in italiano “Prima del cinema”, scritta nel 1917 e poi musicata nel 1925 da Francis Poulenc.
La poetica del Futurismo
Il movimento artistico e letterario del Futurismo รจ nato il 20 febbraio 1909 e ha acquisito un’importanza fondamentale in quanto si tratta di una delle prime avanguardie europee, di una risposta nuova a quesiti antichi, una reazione alla modernitร scoppiata all’improvviso nelle vite degli europei: sembra avere non pochi tratti in comune con il cinema.
Ritenuto spesso un movimento dallo stile troppo astratto e complicato da comprendere, il Futurismo rimane inesplorato, soprattutto in certi ambiti che di per sรฉ appaiono giร ostici come quello della poesia.
Ma se ci approcciamo a “Prima del cinema” di Apollinaire, ci accorgiamo subito che nei versi dei poeti futuristi si affaccia un’interessante prospettiva sul tempo, sulla vita e sull’arte, che non รจ poi cosรฌ distante dalla nostra.
Tutto in “Prima del cinema”, a partire dal movimento che si fa strada dentro di noi leggendo i versi, dimostra un’attenzione al dinamismo, al potere della parola, della frase che si muove e, muovendosi, suggerisce sensazioni e visioni, proprio come accade nella nuova arte, quella del cinema, che รจ celebrata nel componimento di Apollinaire.
L’innovazione รจ al centro della poetica futurista: avviene proprio questo nella poesia di Apollinaire, in cui il cinema รจ il protagonista assoluto, con i suoi molteplici nomi – cosa che rende complicata una traduzione fedele nelle altre lingue – e le sue molteplici anime.
Ciรฒ che poi colpisce piรน di tutto leggendo questi versi รจ che mancano tutti quei temi che siamo abituati ad associare alla poesia. L’amore, la morte, la nostalgia, il dolore, la gioia, i sentimenti e gli stati d’animo sono i grandi assenti che ci fanno comprendere uno dei tratti salienti del Futurismo: la poesia intesa come luogo per perpetuare il passato, esprimere l’amore ed il lirismo, secondo i futuristi, non ha piรน ragione di essere in un tempo come il nostro. Il mondo come lo avevamo conosciuto รจ crollato.
Tutto รจ in movimento, nuovo e luminoso. Anche la poesia deve esserlo secondo i futuristi.
La magia del cinema
Il Futurismo non ha avuto enorme fortuna. Il cinema, nato negli stessi anni e dalle medesime necessitร , รจ andato molto piรน lontano.
Ma da cosa รจ dipesa tanta fortuna? Perchรฉ ad oggi il cinema รจ una delle forme d’arte piรน accessibili e piรน amate nel mondo?
La premessa delle mutate necessitร del pubblico espressa dai futuristi รจ stata declinata, nel mondo del cinema, soprattutto nella sfera del linguaggio.
Nel cinema si condensano tutti i grandi temi affrontati dall’essere umano dalle origini sino ad oggi. Lo amiamo perchรฉ parla di noi, dei nostri desideri e dei nostri sogni, e perchรฉ lo fa con un dinamismo capace di oltrepassare qualsiasi barriera.
Ci rivediamo, ci ripensiamo, ci riscopriamo e ci riprogettiamo dinanzi a quello schermo che in un’ora e mezza propone suggestioni, riferimenti e mondi inesplorati. La rapiditร รจ compensata dalla profonditร e dalla commistione di tante arti, che insieme parlano al cuore.
“Prima del cinema” di Guillaume Apollinaire
“E poi questo pomeriggio andremo
al cinemaGli artisti di adesso
Non sono piรน quelli che coltivano le Belle Arti
Non sono quelli che si occupano di Arte
Arte poetica o musicale
Gli artisti sono gli attori e le attriciSe fossimo artisti
Non diremmo “cinรฉma”
Diremmo “cinรฉ”Ma se fossimo vecchi insegnanti di provincia
Non diremmo nรฉ “cinรฉma” nรฉ “cinรฉ”
Ma cinematografoInoltre, mio โโDio, occorre avere un po’ di gusto”.
“Avant le cinรฉma”
“Et puis ce soir on s’en ira
Au cinรฉmaLes Artistes que sont-ce donc
Ce ne sont plus ceux qui cultivent les Beaux-arts
Ce ne sont pas ceux qui s’occupent de l’Art
Art poรฉtique ou bien musique
Les Artistes ce sont les acteurs et les actrices
Si nous รฉtions des Artistes
Nous ne dirions pas le cinรฉma
Nous dirions le cinรฉMais si nous รฉtions de vieux professeurs de province
Nous ne dirions ni cinรฉ ni cinรฉma
Mais cinรฉmatographeAussi mon Dieu faut-il avoir du goรปt”.
Guillaume Apollinaire
Guglielmo Alberto Wladimiro Alessandro Apollinare de Kostrowitzky, meglio noto con lo pseudonimo Guillaume Apollinaire, nasce a Roma nel 1880. La madre รจ una nobildonna di origine polacca che da anni vive a Roma. Il padre, che decide di non riconoscere il piccolo, รจ un ufficiale originario del Cantone dei Grigioni.
Lโinfanzia e lโadolescenza di Guillaume Apollinaire sono segnate dai continui viaggi intrapresi dalla madre, che si sposta da Monaco a Cannes, e da Cannes a Nizza, per poi raggiungere finalmente Parigi nel 1899.
In questo contesto di frequenti e repentini cambiamenti, il giovane coltiva, in parallelo ai suoi studi, la passione per la letteratura e la scrittura, e si avvicina ai movimenti e agli intellettuali avanguardisti, fra cui Giuseppe Ungaretti, Max Jacob e Pablo Picasso.
Apollinaire viaggia in giro per lโEuropa, assetato di cultura e conoscenza e, pur di guadagnare qualcosa, accetta incarichi passeggeri e mediocri, finchรฉ non ottiene un incarico in Renania, dove viene assunto in qualitร di precettore. Nella nobile dimore in cui lavora, Apollinaire incontra Annie, una giovane governante di origini britanniche di cui lโartista si innamora perdutamente. Annie, tuttavia, รจ terrorizzata dagli sguardi intensi dellโuomo e dal fervore delle sue dichiarazioni. Dalla relazione mancata con questa donna, nasce la celebre โChanson du Mal-aimรฉโ.
Tornato a Parigi, Guillaume Apollinaire comincia a frequentare i circoli letterari ed artistici e nel 1903 fonda una rivista, โLe festin dโEuropeโ. La vita scorre tranquilla e dolce, fra i Cafรฉ, gli atelier e gli incontri con artisti che cercano un nuovo modo per esprimersi e comunicare. ร in questo periodo di spensieratezza che Apollinaire conosce Marie Laurencin, la pittrice con cui lโuomo intratterrร una lunga relazione. Intanto, nel 1913, viene pubblicata โAlcoolsโ, la prima sconvolgente raccolta poetica dellโautore, destinata a fare molto rumore e a interrogare i lettori sulle nuove forme e i nuovi temi poetici.
Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Apollinaire si reca volontario al fronte. Lโanno successivo rientra a Parigi poichรฉ rimasto ferito alla testa e, ispirato, scrive โLes Mamelles de Tirรฉsiasโ, un dramma dal sapore surrealista.
Pochi anni dopo, nel 1918, il poeta concepisce e pubblica i โCalligrammesโ, una raccolta sensazionale e innovativa che affascina sin da subito i contemporanei.
Guillaume Apollinaire muore pochissimo tempo dopo, il 9 novembre 1918, contagiato dallโinfluenza spagnola.