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“Più soli”, la poesia di Umberto Saba sul mare di Trieste

La poesia “Più soli” di Umberto Saba, contenuta nella raccolta “Trieste e una donna”, racconta il panorama del mare triestino

“Più soli” è una poesia di Umberto Saba contenuta nella raccolta “Trieste e una donna”. Il componimento descrive la bellezza della città di Trieste attraverso i suoi panorami e il suo mare.

“Più soli”

Giungemmo dove si ritrova il mare,
con spiagge solitarie, onde turchine.
Dai due arsenali, da tante officine,
da Trieste che amiamo attraversare

tutta al ritorno, sempre più lontani,
e più nostri, in più deserta riviera.
Sopra uno scoglio nella rossa sera
seduti accanto, non l’abbandonavo
con lo sguardo, ma sempre l’affondavo,
sempre più invano nei suoi occhi strani
di luna che tra le nubi viaggia;
che mentre intorno a un’anima selvaggia
e ad una bella persona m’affanno,
i suoi pensieri chi sa dove vanno!

Da una nave tra molte altre ormeggiata
venne un suon di fanfara e si distese;
nei suoi occhi una lacrima s’accese,
rifulse sulla guancia imporporata.

L’amore e una città

Nella poesia “Più soli” i protagonisti sono tre: i due innamorati, Umberto Saba e la moglie Carolina e la città di Trieste, secondo grande amore del poeta. La città viene descritta dal punto in cui si trova la coppia. Una Trieste tratteggiata seguendo le passeggiate di Saba e della moglie che ci accompagnano tra le spiagge, le fabbriche marittime e il porto con le navi ormeggiate. Guardando il panorama di sera, i due amanti osservano la bellezza della loro città.

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Umberto Saba

Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli, nasce a Trieste il 9 Marzo del 1883. Presto abbandona gli studi e inizia una formazione da autodidatta. Nel 1903 esce la prima raccolta di versi “il mio primo libro di poesie”. Nel 1909 sposa Carolina Wolfer alla quale, con il nome di Lina, dedicò numerosi componimenti. Nel 1920 iniziò a gestire una libreria antiquaria a Trieste dove lavorò per quasi tutta la vita. Nel 1921 pubblica la prima edizione del “Canzoniere”. A causa delle leggi razziali Saba, per metà ebreo, fu costretto a lasciare la sua Trieste dove riuscì a tornare solo dopo diversi anni. Saba morì il 25 Agosto del 1957.

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