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“Ode della gelosia” (Fr. 31 Voigt), la poesia di Saffo sul desiderio e sull’amore

Scopri la bellezza dei versi di "Ode della gelosia" è una poesia di Saffo che mette in scena il desiderio irrefrenabile nei confronti di chi si ama.

Ode della gelosia (Fr.31 E.M. Voigt) o Ode del Sublime  è una poesia di Saffo che mette in scena le infinite emozioni che si scatenano nella persona quando scatta la gelosia.

Saffo ci rappresenta in versi l’impeto pulsionale tipico di questo sentimento (che possiamo indicare come poco “intelligente”). Un sentimento molto diffuso, possiamo dire che coinvolge tantissime persone. 

Nel momento in cui si ama o si desidera qualcuno, l’istinto prende il sopravvento e la ragione diventa debole e molte volte anche poco rispettosa di chi poi invece si dovrebbe amare senza condizioni.

In nome della gelosia si sono compiute le cose peggiori, questo sentimento ha generato negli esseri umani il peggio.

Saffo ha saputo rappresentare grazie a quest’ode le pulsioni incontrollate e incontrollabili che genera la gelosia. Il tutto con un’armonia di versi che lasciano senza fiato.

Saffo confessa il turbamento profondo che la coglie assistendo a una scena in cui la persona desiderata è con un altra persona. 

Ma andiamo a scoprire cosa le è accaduto, attraverso la lettura di Ode della gelosia.

Ode della gelosia (Fr. 31 Voigt) di Saffo 

A me pare uguale agli dèi
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli

e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.

Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.

E tutta in sudore e tremante
come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.

(Traduzione di Salvatore Quasimodo)

Quando le pulsioni prendono il sopravvento

L’Ode della gelosia di Saffo che abbiamo letto è stata tradotta da Salvatore Quasimodo e pubblicata nel 1940 insieme ad altri frammenti.

Tra le diverse traduzioni dal greco quella del poeta siciliano ci è sembrata quella più profonda, intensa e allo stesso tempo armonicamente perfetta.

Una delle poesie d’amore più belle di tutti i tempi

Saffo come in molte delle sue opere può essere considerata la poetessa più rivoluzionaria di tutti i tempi, la prima a parlare con grazia, con forza e coinvolgimento dell’amore delle donne e verso le donne.

La sua contemporaneità è disarmante in quanto donna e poeta che nel mondo antico riuscì a vivere liberamente come desiderava godendo dell’amore più sincero e profondo, al di là di qualunque limite e tabù.

La lirica prende il nome anche di Ode del sublime perché è citata nel Trattato del Sublime, opera anonima ma considerato un capolavoro di estetica, come capolavoro di poesia amorosa per l’abilità con cui l’autrice descrive le circostanze più salienti della passione.

Saffo, ad esempio, descrive le folli sofferenze d’amore ogni volta traendo spunto dalla realtà stessa delle circostanze. E dove mostra la sua grandezza? Quando è straordinaria nello scegliere e nel connettere tra loro i momenti più intensi ed acuti… (Dell’Ode della gelosia)…Non resti ammirato di come ripercorre nello stesso tempo l’anima, il corpo, le orecchie, la lingua gli occhi, la pelle, come se fossero cose a lei estranee, e disperse. Passando da un posto all’altro gela, brucia contemporaneamente, è fuori di sé, sragiona, è sconvolta dal timore e poco manca che muoia, tanto che sembra provare non una sola ma un groviglio di passioni? Tutto questo, infatti, accade a chi ama: ma, come dicevo, la scelta dei momenti più intensi e il loro collegamento ha prodotto il capolavoro.

La lirica è stata oggetto di numerose imitazioni, la più famosa delle quali è quella di Catullo, che ne ha fatto una traduzione nel noto Carme LI.

Quando la gelosia prende il sopravvento

Ma, cerchiamo di dare una senso alle emozioni espresse da Ode alla gelosia di Saffo.

Dalle analisi di molti esperti, soprattutto del XIX-XX secolo si pensava che il contesto dell’Ode fosse una matrimonio e l’uomo citato doveva era lo sposo.

Dalla metà del XX secolo questa tesi cade e si inizia a parlare di una semplice relazione in un luogo indefinito. Non solo inizia a perdere anche evidenza la tipologia della relazione. I due vicini potevano essere anche fratello e sorella.

Ciò però che sembra affermarsi nell’interpretazione generale  è il ruolo di “contrasto” che genera l’uomo, per evidenziare l’amore, o meglio, il desiderio, di Saffo riguardo alla donna.

La poesia può essere divisa in due parti.

Saffo inizia la poesia osservando la scena dell’amata vicina ad un uomo-rivale.

A me pare uguale agli dèi
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli

Una prima interpretazione suggerisce che Saffo appare ammirata da quell’uomo che sta vicino alla “desiderata”. Fa trasparire quel senso tipico d’inferiorità, d’inadeguatezza riguardo al confronto con il fortunato “rivale”. Addirittura, ha le sembianze degli dei.

Allo stesso tempo, sei vogliamo dare una lettura leggermente diversa quell’uomo che appare come gli dei, è un modo per sottolineare la presunzione, l’arroganza, la supponenza, la tracotanza.

Ma, il risultato non cambia. La poetessa mette in scena un classico della letteratura della gelosia. Una persona desidera qualcuno che in quel momento riceve le attenzioni, ricambiate, da qualcun altro. 

E a questo punto potrebbe, come accade nella poesia, scattare la gelosia.

e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.

Dalla seconda strofa, infatti, Saffo inizia a renderci partecipi di tutte le sensazioni che si scatenano nel momento in cui si vive la gelosia.

Come in un manuale scientifico di tipo psicanalitico o medicale, Saffo rende evidenza di ciò che prova nel vedere l’amore desiderato vicino a quello uomo.

E come se il fuoco fosse esploso dentro la poetessa. La pressione è scattata alle stelle, le scoppiano le orecchie e le si spegne la vista.

Si sente anche mancare, diventa confusa, vorrebbe morire pur di non vivere quella visione. 

Le parole di Saffo sono magiche, immense, umane, piene di emozione. Non a caso, l’Ode della gelosia è un monumento della letteratura planetaria.

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