Sei qui: Home » Poesie » “Ode all’ape”(1954), la poesia di Pablo Neruda che celebra gli insetti della vita

“Ode all’ape”(1954), la poesia di Pablo Neruda che celebra gli insetti della vita

In occasione del 20 maggio, la Giornata Mondiale delle Api condividiamo "Ode all'ape" di Pablo Neruda, uno splendido inno al fondamentale ruolo di questi insetti per la vita.

In occasione del 20 maggio, la Giornata mondiale delle api, scopriamo Ode all’ape di Pablo Neruda, uno splendido inno alla natura e alle qualità di questi preziosi insetti, utili per la vita dell’intera umanità.

Il poeta cileno nello scrivere questa poesia non pensa solo all’importante ruolo che le api hanno per la salvaguardia della biodiversità. 

Pablo Neruda attraverso l’originalissimo poema vuole mettere in evidenza le quattro caratteristiche positive delle api: l’aspetto comunitario, l’impollinazione e la trasformazione, la gerarchica operosità, il prodotto del miele.

Ode all’ape fa parte delle Odi elementari (Odas elementales, 1954) che troviamo pubblicate nella raccolta Terzo libro delle odi (Tercer libro de las odas) del 1957. 

Ma, leggiamo la poesia per apprezzare l’importanza del messaggio del grandissimo poeta.

 Ode all’ape di Pablo Neruda

Moltitudine di api!
Entra ed esce
dal carminio, dall’azzurro,
dal giallo,
dalla più tenera
morbidezza del mondo:

entra in
una corolla
precipitosamente,
per affari,
esce
con un vestito d’oro
e gli stivali
gialli.

Perfetta
dalla cintura,
con l’addome rigato
da sbarre scure,
la testolina
sempre
pensierosa
e le
ali
bagnate:

entra
in tutte le finestre odorose,
apre
le porte della seta,
penetra nei talami
dell’amore più fragrante,

inciampa
in
una
goccia
di rugiada
come in un diamante

e da tutte le case
che visita
estrae
il miele
misterioso,
ricco e pesante
miele, spesso aroma,
liquida luce che cade a goccioloni,
finché al suo
palazzo
collettivo
ritorna
e nelle gotiche merlature
deposita
il prodotto
del fiore e del volo,
il sole nuziale serafico e segreto!

Moltitudine d’api!
Elevazione sacra
dell’unità,
collegio
palpitante!

Ronzano
sonori
numeri
che lavorano
il nettare,
passano
veloci
gocce
d’ambrosia:

è la siesta
dell’estate nelle verdi
solitudini
di Osorno. Sopra
il sole inchioda le sue lance
nella neve,
risplendono i vulcani,

ampia
come
i mari
è la terra,
azzurro è lo spazio,
ma
c’è qualcosa
che rema, è
il bruciante
cuore dell’estate,

il cuore di miele
moltiplicato,
la rumorosa
ape,
il crepitante
favo
di volo e oro!

Api,
lavoratrici pure,
ogivali
operaie,
fine, scintillanti
proletarie,
perfette,
temerarie milizie
che nel combattimento attaccano
con pungiglione suicida,

ronzate,
ronzate sopra
i doni della terra,
famiglia d’oro,
moltitudine del vento,
scuotete l’incendio
dei fiori,
la sete degli stami,
l’acuto
filo
di odore
che raccoglie i giorni,

e propagate
il miele
oltrepassando
i continenti umidi, le isole
più remote del cielo
dell’ovest.

Sì:
la cera innalzi
statue verdi,
il miele
sparga
lingue
infinite,
e l’oceano sia
un alveare,
la terra
torre e tunica
di fiori,

e il mondo
una cascata,
chioma,
crescita
inesauribile
di favi!

Il tributo di Pablo Neruda alle api

L’ode all’ape di Pablo Neruda è un omaggio a questi magici esseri viventi, importantissimi per la vita sulla Terra. 

Utilizzando un linguaggio semplice e diretto, Neruda compone 137 versi che mettono in evidenza la forza positivi di questi importantissimi insetti.

L’aspetto comunitario

Già dal primo verso “Moltitudine di api!” il poeta esalta la natura sociale delle api. Non solo, tende ad evidenziare l’armonia operosa caratteristica degli imenotteri.

Pablo Neruda descrive in modo poetico la vita di questi esseri come un vero documentarista. La sua osservazione mira ad esaltare proprio il ruolo fondamentale che le api hanno per la biodiversità terrestre. 

Il loro volare da fiore in fiore, garantisce l’impollinazione indispensabile per la riproduzione delle piante e quindi della vita stessa. Senza piante ricordiamo non può esistere il cibo.

La gerarchica operosità

Delle api emergono operosità, spirito collaborativo, gerarchia è l’istinto alla difesa non a caso hanno il pungiglione.

L’ape viene dipinta come coraggiosa. Non dimentichiamo infatti che questi meravigliosi esseri possono utilizzare il loro pungiglione una sola volta. Dopo averlo fatto muoiono.

In ciò viene fuori il loro spirito. Sono come dei guerrieri che per garantire la vita dell’intero sistema terrestre, sono disposte a morire.

Il prodotto del miele

Pablo Neruda non poteva che enfatizzare anche ciò che le api producono per gli umani e non solo: Il miele.

Il poeta tende ad esaltare le  proprietà nutritive del miele (“ricco”), il pregio (“ambrosia”), la magia della sua produzione (“misterioso”), la consistenza e il colore (“liquida luce”).

Negli ultimi versi il poeta esorta le api a continuare a svolgere il loro lavoro, per “trasformare il mondo in una cascata inesauribile di favi”.

Grazie a questo importante lavoro i terrestri ricevono un dono di rara potenza e importanza.

Ode alle api può essere considerato un vero e proprio manifesto per la difesa delle api e la poesia ideale per la Giornata Mondiale delle Api. Il poeta sottolinea che sono fonte di bellezza, positività ed energia.

© Riproduzione Riservata