“Ode alla speranza” (1954) di Pablo Neruda, poesia sull’importanza di lottare per la vita

5 Dicembre 2024

Scopri come reagire alle intemperie della vita grazie a "Ode alla speranza" poesia di Pablo Neruda che ci guida alla voglia di vivere.

"Ode alla speranza" (1954) di Pablo Neruda, poesia sull'importanza di lottare per la vita

Ode alla speranza di Pablo Neruda è una poesia che ci dona la grandezza della capacità umana di saper lottare contro tutti gli ostacoli pone davanti. “Tutto sarà compiuto” afferma il poeta cileno nella convinzione che la fragilità dell’uomo nei confronti dell’esistenza può con le motivazioni necessarie raggiungere gli obiettivi sperati.

Nella poesia la maestosità della natura e il mistero del mare si intrecciano alla condizione degli esseri umani, dando evidenza di una continua lotta tra le infinite variabili che la natura ci presenta e la capacità degli uomini di saper reagire e trovare la forza necessaria per poter andare avanti.

Ode alla speranza fa parte della raccolta Las Odas Elementales di Pablo Neruda, pubblicata per la prima volta nel 1954.

Leggiamo questa stupenda poesia di Pablo Neruda per coglierne il profondo positivo significato.

Ode alla speranza di Pablo Neruda

Crepuscolo marino,
in mezzo
alla mia vita,
le onde come uve,
la solitudine del cielo,
mi colmi
e mi trabocchi,
tutto il mare,
tutto il cielo,
movimento
e spazio,
i battaglioni bianchi
della schiuma,
la terra color arancia ,
la cintura
incendiata
del sole in agonia,
tanti
doni e doni,
uccelli
che vanno verso i loro sogni,
e il mare, il mare,
aroma
sospeso,
coro di sale sonoro,
e nel frattempo,
noi,
gli uomini,
vicino all’acqua,
che lottiamo
e speriamo
vicino al mare,
speriamo.

Le onde dicono alla costa salda:
“Tutto sarà compiuto.”

 

Oda a la esperanza, Pablo Neruda

Crepusculo marino,
en media
de mi vida,
las olas como uvas,
la soledad del cielo,
me llenas
y desbordas,
todo el mar,
todo el cielo,
movimiento
y espacio,
las batallones blancos
de la espuma,
la tierra anaranjada,
la cintura
incendiada
del sol en agonia,
tantos
dones y dones,
aves
que acuden a sus suenos,
y el mar, el mar,
aroma
suspemdido,
coro del sal sonora,
mientras tanto,
nosotros,
los hombres,
junto al agua,
luchando
y esperando
junto al mar,
esperando.

Las olas dicen a la costa firme:
“Todo sera complido.”

La vita è troppo bella e bisogna lottare per essa

Ode alla Speranza è una poesia di Pablo Neruda che celebra la grande capacità umana di saper reagire alle “intemperie” che la vita pone davanti. La poesia riflette con evidenza la maestosità e il mistero del mare intrecciati con la condizione umana, come una lotta costante tra l’eterno movimento naturale e la fragilità dell’uomo.

Leggendo i versi del poema ci si rende conto che il tema centrale è che non bisogna mai rinunciare a lottare per difendere il dono più grande che è la vita.

Il mare non è nient’altro che la vita che scorre nel suo divenire costante, senza soste. Un movimento continuo che non conosce soste e al quale bisogna sapersi adeguare se si vuole trovare la felicità.

L’uomo di fronte a tanta grandezza non può che apparire piccolo, fragile, sembra essere semplicemente di passaggio. Ma, proprio per questo la vastità marina ha bisogno di essere interpretata per trovare le giuste risposte per sopravvivere all’esistenza.

Di certo, la pazienza, che è l’elemento principale che trasferisce in modo simbolico il mare e che il poeta lo manifesta nella ripetizione dello “sperare” , è la forza principale che bisogna saper imparare e conquistare. Non si può avere fretta quando tutto ciò che ci circonda è infinito.

Bisogna saper reagire al declino 

Il poeta cileno inizia la poesia evidenziando di trovarsi in un momento di passaggio della sua vita, un momento di crescita personale che associa al “Crepuscolo marino”.

Il Crepuscolo è quello che segna il passaggio tra il dì e la sera, tra la luce e il buio, che simbolicamente equivale al momento in cui l’uomo si ritrova a riflettere sulla sua esistenza.

Il mare è tutto ciò lo circonda, e dai versi della poesia sprigiona energia pura, vitalità, lotta.

“Le onde come uve” per il poeta sono espressione appunto di abbondanza, di vitalità, di qualcosa che non può che donare bellezza, meraviglia. E l’impeto marino contrasta con “la solitudine del cielo” per offrire quel senso di quiete necessario per esaltare ancor più tutto ciò che di stravolgente sta avvenendo nella vita del poeta.

Un profondo cambiamento che avrà delle conseguenze dirompenti, un passaggio importante nella vita che fa guardare al dopo con grande entusiasmo.

In Ode alla Speranza, Neruda dipinge immagini che lasciano senza fiato. “I battaglioni bianchi della schiuma”, sembra una scena che descriva una battaglia, per sottolineare che l’immagine che il mare gli trasmette è quella di forza e dinamicità. Il mare non mai fermo e non sarà mai sconfitto.

Poi Neruda volge lo sguardo verso la terra e nel momento del crepuscolo gli si “colora arancia”. Tutto si illumina del momento, “La cintura incendiata del sole in agonia” rende il senso della fine. Trasferisce drammaticità, quasi violenta, del declino, ma, allo stesso tempo tutto diventa bellezza e passione.

La vita è questa nel suo divenire, la lotta carica di energia e di coraggio. E nel momento in cui tutto sembra andare verso il peggio che la vita ci appare come il dono più grande, come la cosa per cui lottare contro ogni cosa. Reagire è quasi automatico, è troppo bella la vita per lasciarla andare. Non ci si può piegare a quanto accade.

Ad un certo punto Pablo Neruda lo esplicita con tutta evidenza:

e nel frattempo,
noi,
gli uomini,
vicino all’acqua,
che lottiamo
e speriamo
vicino al mare,
speriamo.

Gli uomini di fronte al soverchiare dell’impeto naturale seppur “piccoli” dimostrano tutta la loro forza. Non hanno più paura di lottare e di sperare. Tutto è troppo infinitamente bello per perderlo.

La poesia si chiude con “Le onde dicono alla costa salda: Tutto sarà compiuto.” È evidente che il messaggio che dona il mare all'”uomo poeta” è che tutto ciò è inevitabile. La natura e la vita inevitabilmente possono mettere a dura prova, il destino dell’uomo è quello di saper e dover reagire allo stato delle cose.

Non c’è spazio per lasciarsi andare, ciò a cui si rinuncia è troppo grande, bello, affascinante, prezioso per poterlo perdere.

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