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“Non c’è più un tempo per nascere” di Andrea Camilleri, una poesia sulla rinascita

"È l’ora che dalla morte nasca la vita". Il 17 luglio del 2019 ci lasciava Andrea Camilleri. Lo ricordiamo leggendo "Non c'è più un tempo per nascere", una poesia giovanile che parla di vita, di morte e di umanità.

Andrea Camilleri è stato un grande scrittore, sceneggiatore, regista teatrale e drammaturgo siciliano. Oltre alla serie per cui è conosciuto in tutto il mondo – quella che vede protagonista l’arguto, affascinante, sempre affamato di buon cibo e di verità, Commissario Montalbano -, Camilleri ha scritto opere di grande spessore, che appassionano per l’incredibile uso della lingua, un simil siciliano che ha il merito di avvicinare il lettore al luogo dove le storie sono ambientate, e per le trame, intrecciate con sopraffina maestria, indissolubilmente legate al territorio siciliano.

Basti pensare al capolavoro “Il re di Girgenti“, un romanzo pubblicato nel 2001 da Sellerio, ambientato nel Seicento e scritto in una lingua, un siciliano misto allo spagnolo, concepita ad hoc per ricostruire l’atmosfera dell’epoca. Ma Andrea Camilleri, nel corso della sua brillante carriera, è stato anche poeta.

Le poesie giovanili

Ciò che è successo poco dopo la morte di Andrea Camilleri ha quasi dell’incredibile. Lo racconta un articolo uscito il 13 settembre del 2019 su Balarm. Un libriccino di poesie giovanili del papà di Montalbano è stato ritrovato, per puro caso, in un vecchio magazzino situato a Palermo. Si tratta del deposito messo a disposizione dei cittadini palermitani da Pietro Tramonte, che dopo essere andato in pensione ha pensato di ricavare uno spazio per raccogliere libri antichi, e ridare loro una nuova vita.

Fra le migliaia di tomi, libri e libbriccini accatastati nello spazio ubicato in piazza Monte Santa Rosalia, c’era un volumetto impolverato che raccoglieva le poesie di un giovane Camilleri trentatreenne. “Non c’è più tempo per nascere”, la bellissima poesia che vi proponiamo oggi in occasione dell’anniversario della nascita dell’autore siciliano è tratta proprio da questo libretto per anni dimenticato, e ci parla di vita, di morte, di umanità.

Non c’è più un tempo per nascere di Andrea Camilleri

Non c’è più un tempo per nascere un tempo per morire
si nasce e si muore nello stesso momento infinite morti
ci assediano è l’ora che ognuno raccolga
in sé la morte degli altri il frumento assiderato

dal gelo il topo che si dibatte nella gabbia
il marito che piange la moglie infedele. E l’ora
di cogliere il dolore degli altri in una mano
e portarsela in fronte a stamparvi croci e croci in rosso

udire il nostro grido nella bocca dell’uomo
che ci passa accanto per caso è l’ora di aprire
tutte le finestre tutte le porte abbattere i muri se occorre
per poterci guardare negli occhi trovare una parola

nuova che non sia preghiera ma urlo.
È l’ora che dalla morte nasca la vita.

Chi era Andrea Camilleri

Papà del Commissario Montalbano, Andrea Camilleri è stato fra gli scrittori più amati del nostro tempo. Con il suo stile colto e la sua arguzia ha saputo farci innamorare della sua scrittura, del suo linguaggio e delle storie che raccontava. Nato il 6 settembre del nel 1925 a Porto Empedocle, Andrea Camilleri non è stato soltanto uno scrittore, ma anche un drammaturgo, un autore teatrale e televisivo, un regista radiofonico, ed infine un apprezzato accademico.

Ma lo ricordiamo anche per essere stato un militante antifascista armato da sempre del potere salvifico della parola. Malgrado fosse afflitto da cecità e da gravi condizioni fisiche negli ultimi anni, Camilleri non si abbandonò mai al dolore. Dove non riuscivano ad arrivare i suoi occhi, c’erano le sue parole, sempre giuste, calibrate, perfette lì dove si trovavano. Ci ha lasciati il 17 luglio del 2019, a Roma.

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