Per celebrare la giornata mondiale dell’ambiente che si festeggia il 5 giugno, abbiamo scelto una poesia di Emily Dickinson intitolata “Natura è ciò che vediamo”.
Un componimento breve ma che, con il suo stile asciutto e privo di punteggiatura, ha contribuito a cambiare la lirica moderna. Emily Dickinson, come spesso ricordiamo, è una di quelle poetesse che attraverso uno sguardo originale ma intimistico, ha saputo interpretare nel migliore dei modi, i sentimenti e le sensazioni umane.
La natura come via di fuga
La poesia per Emily Dickinson è sempre stata una via di fuga. Un vero e proprio rifugio, scelto volontariamente dopo i 25 anni, quando si chiuse a vita privata in isolamento. La sua dedizione alla scrittura, le ha fin da subito fatto capire l’importanza della crescita personale. Attraverso la poesia essa ha scelto la strada dell’introspezione e dell’analisi del proprio io.
La natura, in tutto questo, rappresenta un tassello principale. Con l’ambiente circostante, con i profumi, i colori, i paesaggi, Emily Dickinson cerca un contatto quasi vitale. In questa poesia, infatti, ci descriva un paesaggio nei minimi dettagli, dalle forme di un colle ad un calabrone.
Questo paesaggio, per lei, è un paradiso. Perché essere circondata dagli ambienti naturali, non la fa sentire sola. Qui ritrova l’armonia.
La cosa interessante di questo componimento è la contrapposizione che Emily Dickinson fa tra l’intelletto umano e la semplice – ma saggia- semplicità della natura. Molto spesso cerchiamo risposte in ambienti complessi, in domande o ragionamenti difficili, nei saggi più impegnativi o nelle parole di chissà quale maestro.
Invece basterebbe poco, sdraiarsi sull’erba, concentrarsi sul calore del Sole sopra la pelle, sul rumore delicato del vento sui lobi dell’orecchio. Insomma, l’ambiente e la natura, negli aspetti più basilari, possono essere la risposta ai tumulti interiori più contorti.
Provateci. Proviamoci.
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Natura è ciò che vediamo
Natura è tutto ciò che noi vediamo:
il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo,
l’eclissi, il calabrone.
O meglio, la natura è il paradiso.
Natura è tutto ciò che noi udiamo:
il bobolink, il mare, il tuono, il grillo.
O meglio, la natura è armonia.
Natura è tutto quello che sappiamo
senza avere la capacità di dirlo,
tanto impotente è la nostra sapienza
a confronto della sua semplicità.
Stella Grillo