Lunghi Anni lontani (1876) di Emily Dickinson, l’amore che resiste alla distanza e al tempo

8 Luglio 2025

Anche dopo lunghi anni lontani, le emozioni vere non si cancellano. Emily Dickinson ce lo ricorda con una poesia intensa sull’amore eterno.

Lunghi Anni lontani (1876) di Emily Dickinson, l'amore che resiste alla distanza e al tempo

Lunghi Anni lontani di Emily Dickinson è una poesia sull’amore che resiste a qualsiasi distanza, a quegli amori che la vita interrompe temporaneamente o per sempre, ma che sono in grado di lasciare un solco indelebile nell’anima.

Emily Dickinson, con la sua consueta profondità e apparente semplicità, dona una delle sue più belle riflessioni sull’amore e sulla sua capacità di resistere a qualsiasi separazione. In tempi di connessioni rapide e sentimenti fugaci, questa poesia è un invito a credere che ciò che è autentico non si dissolve. Dorme, forse. Ma basta una carezza, un incontro, un pensiero, un ricordo e si risveglia.

Lunghi Anni lontani fu scritta nel 1876 ed è il Frammento 1383  parte della raccolta della raccolta di poesie postuma The Poems of Emily Dickinson, curata da Thomas Herbert Johnson e pubblicata nel 1955.

Leggiamo questa meravigliosa poesia d’amore di Emily Dickinson per coglierne il significato.

Lunghi Anni lontani di Emily Dickinson

Lunghi Anni lontani — non possono creare
Una ferita che un solo istante non possa colmare —
L’assenza della Strega non annulla
L’incantesimo che gettò —

Le braci di Mille Anni
Schiuse da quella Mano
Che le accarezzò quand’erano Fuoco
Si ridesteranno e comprenderanno —

 

Long Years apart, Emily Dickinson

Long Years apart—can make no
Breach a second cannot fill—
The absence of the Witch does not
Invalidate the spell—

The embers of a Thousand Years
Uncovered by the Hand
That fondled them when they were Fire
Will stir and understand—

Il tempo non esiste quando si ama davvero

In Lunghi Anni lontani, Emily Dickinson riflette su quanto possa essere potente un legame emotivo, anche dopo lunghi anni di lontananza, e su come la vera connessione non si estingua con il tempo, ma possa risvegliarsi alla minima sollecitazione, come le “braci sotto la cenere”.

L’amore vero non teme la distanza

Nella prima strofa la poetessa americana esplicita come anche se il tempo scorre inesorabile l’amore vero ha la forza di resistere a qualsiasi cosa.

Lunghi Anni lontani — non possono creare
Una ferita che un solo istante non possa colmare —
L’assenza della Strega non annulla
L’incantesimo che gettò —

Il tempo diventa nei riguardi dell’amore una variabile nulla, non può in nessun modo incidere riguardo a qualcosa che supera qualsiasi ferita. In un istante, anche se le lancette dell’orologio hanno segnato migliaia di cerchi, tutto diventa presente, intero, sano come prima.

Emily Dickinson sfida così l’idea comune che il tempo guarisca o distrugga, il tempo non intacca affatto ciò che è stato vero. Se c’è stato amore, affinità, connessione profonda, questa non si consuma, vive fuori dal tempo.

La “Strega” ha acceso il legame, la passione, l’incanto. E se questa non è più presente, anche se è assente, l’incantesimo continua ad agire. Il suo effetto non svanisce mai, non si dissolve con l’assenza.

L’amore descritto da Emily Dickinson è magico, è una fiaba in cui l’incantesimo non può essere “rotto” neppure dalla stessa Strega che l’ha creato. È immortale, vive per sempre.

La forza del legame autentico, i sentimenti che genera — che sia amore, ispirazione, intesa profonda o memoria affettiva — non si dissolvono con la distanza. Non c’è dimenticanza vera, se ciò che univa era reale.

Non è un amore fisico o quotidiano quello di cui parla Dickinson: è un vincolo dell’anima, che può restare vivo anche senza corpo, senza presenza, senza parole.

La metafora del ricordo, del desiderio e dell’autenticità del sentimento.

La seconda strofa è una delle più intense immagini mai scritte sul potere del tempo e del legame emotivo. Dickinson trasforma la memoria in materia viva, e il passato in presente potenziale.

Le braci di Mille Anni
Schiuse da quella Mano
Che le accarezzò quand’erano Fuoco
Si ridesteranno e comprenderanno —

“Le braci di Mille Anni” è immagine poetica che suggerisce un amore, una passione antica, sopita ma non spenta. Le “braci” sono ciò che resta del fuoco, quindi capaci di ardere, se vi si soffia nel nel modo giusto.

“Schiuse da quella Mano” evidenzia che solo chi ha generato una certa emozione può risvegliarla, anche dopo una vita intera. “Si ridesteranno e comprenderanno”, ovvero ciò che sembrava spento si riaccende e, cosa ancor più sorprendente, riconosce. È il miracolo della memoria emotiva profonda, che non ha bisogno di spiegazioni. Basta un gesto, una presenza, un pensiero e tutto torna alla coscienza.

La poetessa americana con questi versi condivide una grande verità umana: non tutto ciò che sembra perduto lo è davvero. Viviamo spesso sotto la convinzione che il tempo, la distanza, il silenzio cancellino i rapporti, che siano la morte dell’amore. Ma ciò che è stato vissuto con intensità vera, con anima e carne, seguendo il senso di Emily Dickinson non può svanire nel nulla. È sempre pronto a tornare vivo, se toccato nel modo giusto.

Questo vale per l’amore, ma anche per le passioni che coltiviamo, possono tornare vive in un istante, come se il tempo non fosse mai esistito.

Nella seconda strofa quindi Emily Dickinson trasforma la nostalgia in energia viva, e il ricordo in presenza. Con la sua delicatezza visionaria, rende evidente che non è mai troppo tardi per tornare a sentire di nuovo ciò che ha acceso la vita.

Una poesia da condividere oggi

In un’epoca in cui tutto sembra fluido, volatile, consumabile, questa poesia evidenzia che esistono legami che non si esauriscono, connessioni che non si spiegano. L’assenza non equivale all’oblio. Lontananza non significa dimenticanza. E soprattutto, la presenza emotiva supera lo spazio e il tempo.

Il concetto materiale della fisicità non perde di significato in questa poesia, ma il valore eterno dell’amore vero non teme nessuna distanza. Sono in tanti oggi costretti a vivere il loro amore lontani ed Emily Dickinson sembra aver avuto un pensiero per tutti coloro che sono costretti a vivere questo disagio.

È un inno positivo al resistere, a non avere paura dei chilometri, a non aver paura dei giorni che scorrono, arriverà il momento in cui in un solo istante qualsiasi ferita sarà rimarginata.

E come se la poetessa americana avesse voluto offrire il proprio tributo a chi ha perso un amore, ma continua a sentirlo vivo; a chi crede che certe emozioni non si cancellano; a chi custodisce un ricordo che non invecchia mai; a chi ha ritrovato una persona dopo anni, e si è stupito di quanto poco fosse cambiato ciò che si provava.

Grazie Emily Dickinson la tua poesia vivrà per sempre.

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