In questa estate caldissima vogliamo proporvi la poesia di Emily Dickinson “Come se il mare separandosi”. Un componimento scritto nel 1863 per affrontare il tema dell’eternità. Un tema a lei molto caro descritto con parole semplici e profonde. Oggi troviamo la poesia all’interno della raccolta “Tutte le poesie” della collana I Meridiani della casa editrice Mondadori.
“Come se il mare separandosi”
Come se il mare separandosi
svelasse un altro mare,
questo un altro, e i tre
solo un presagio fossero
d’un infinito di mari
non visitati da rive –
il mare stesso al mare fosse riva-
questo è l’Eternità.
L’eternità di Emily
Emily Dickinson in questa poesia, breve ma chiara, vuole provare a rendere concreto il concetto di eternità. Per fare ciò prende come esempio il mare e lo suddivide, un infinito che si scompone in altri infiniti e regala un senso di libertà e immensità che in natura non si riuscirebbe a trovare se non nella grandezza del mare. Emily Dickinson ci spiega come sia possibile che il mare sia infinito ed eterno, ci dice, infatti, che questo non ha rive, che il suo limite è sé stesso. È un componimento, questo, con una forte anima filosofica. L’intenzione dell’autrice di voler dimostrare l’eternità, concetto temporale, con il mare, concetto spaziale rende la poesia incredibilmente sofisticata, nonostante il lessico semplice.
Emily Dickinson, la poesia “Montagne care, voi non mi mentite”
“Montagne care, voi non mi mentite” è un componimento di Emily Dickinson che racconta il suo amore per la montagna
Emily Dickinson
Emily Dickinson nacque ad Amherst, in Massachusetts (USA), nel 1830. Ragazza intelligente e brillante che, come testimoniano i suoi scritti, apparentemente non risentì molto di questa rigida atmosfera. Frequentò l’Accademia di Amherst per sette anni e in seguito frequentò una delle scuole più importanti del New England, la Mount Holyoke Female Seminary. Emily si rifiutava di vedere gente, e non uscì dalla sua stanza neanche quando morirono i genitori. Fu una scrittrice molto prolifica, ma solo pochissime delle duemila poesie composte furono pubblicate durante la sua vita, conservava le poesie scritte su foglietti ripiegati e cuciti tra loro, in un cassetto della sua camera e furono ritrovate da sua sorella Lavinia solo dopo la sua morte nel 1886.