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“L’invito al viaggio” (1857) di Charles Baudelaire, sublime poesia sulla fuga dall’angoscia della vita

Scopri come fuggire dalla monotonia e dall'angoscia grazie a "L'invito al viaggio" poesia di Charles Baudelaire per trovare pace e armonia.

L’invito al viaggio è la poesia di Charles Baudelaire che mette in scena il sogno del viaggio ideale con la donna desiderata, amata. Una lirica che evoca un mondo ideale, ispirato dalla donna che ama (all’epoca Marie Daubrun) e dall’impulso poetico.

Le due figure (la donna e la poesia) si fondono per alimentare la speranza di un viaggio perfetto, che soddisfi i desideri e spazzi via ogni forma di paura del poeta.

L’invito al viaggio fa parte della prima parte Spleen et Ideal della raccolta I fiori del male pubblicata per la prima volta nel 1857 e comprendente ben 85 poesie.

La poesia è in linea con il mondo poetico della sezione in cui è inserita. Baudelaire è guidato nelle sue liriche da due forze contrastanti. L’angoscia o spleen, rappresentata dall’ossessione della solitudine, del male e della miseria della condizione umana. L’ideale o richiamo alla purezza, che per l’artista è soprattutto sogno di bellezza poetica.

Ma, leggiamo L’invito al viaggio per apprezzarne la bellezza e coglierne il significato.

L’invito al viaggio di Charles Baudelaire

Mia piccola, sorella,
pensa quale dolcezza
andare a vivere laggiù insieme!
Amare liberamente,
amare e morire
nel paese che ti somiglia!
I soli bagnati
di quei cieli foschi
hanno per il mio spirito l’incanto
tanto misterioso
dei tuoi occhi che brillano
traditori fra le lacrime.

Là tutto non è che ordine e beltà,
lusso calma e voluttà.

Di mobili lucenti,
levigati dagli anni,
sarebbe adorna la nostra stanza.
I più rari fiori
dai profumi misti
al vago aroma dell’ambra,
ricchi soffitti,
specchi profondi,
splendori orientali,
tutto lì parlerebbe
all’anima in segreto
la sua dolce lingua madre.

Là tutto non è che ordine e beltà,
lusso calma e voluttà.

Guarda su quei navigli
come dormono le navi
il cui spirito è vagabondo.
Per appagare ogni
tuo minimo desiderio
son giunti da tutto il mondo.
I soli al tramonto
rivestono i campi,
i canali e tutta la città,
di giacinto e di oro.
In una calda luce
si addormenta il mondo.

Là tutto non è che ordine e beltà,
lusso calma e voluttà.

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L’invitation au voyage, Charles Baudelaire (testo originale)

Mon enfant, ma sœur,
Songe à la douceur
D’aller là-bas vivre ensemble;
Aimer à loisir,
Aimer et mourir
Au pays qui te ressemble!
Les soleils mouillés
De ces ciels brouillés
Pour mon esprit ont les charmes
Si mystérieux
De tes traîtres yeux,
Brillant à travers leurs larmes.

Là, tout n’est qu’ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Des meubles luisants,
Polis par les ans,
Décoreraient notre chambre;
Les plus rares fleurs
Mêlant leurs odeurs
Aux vagues senteurs de l’ambre,
Les riches plafonds,
Les miroirs profonds,
La splendeur orientale,
Tout y parlerait
À l’âme en secret
Sa douce langue natale.

Là, tout n’est qu’ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Vois sur ces canaux
Dormir ces vaisseaux
Dont l’humeur est vagabonde;
C’est pour assouvir
Ton moindre désir
Qu’ils viennent du bout du monde.
Les soleils couchants
Revêtent les champs,
Les canaux, la ville entière,
D’hyacinthe et d’or;
Le monde s’endort
Dans une chaude lumière.

Là, tout n’est qu’ordre et beauté,
Luxe, calme et volupté.

Il significato de L’invito al viaggio, ovvero il viaggio dei sogni con la donna amata

L’invito al viaggio di Charles Baudelaire è il sogno del poeta di poter coinvolgere la donna amata nel viaggio dei suoi sogni. L’invito del poeta è innanzitutto un invito affettuoso a una donna. Infatti, esso (l’invito) è rivolto a lei (la donna), è generato da lei e si fonde con lei. 

Tutta la poesia si caratterizza per la sua musicalità. Si tratta, in effetti, di un invito a un altrove esotico e onirico. L’invito sl viaggio riflette diversi temi chiave affrontati da Baudelaire. In effetti, i temi dell’altrove, della fuga attraverso i sensi e della fuga sentimentale sono ricorrenti nelle poesie di Baudelaire.

La poesia attribuisce grande importanza alla donna amata. Baudelaire conosceva tre “muse” ovvero Jeanne Duval, una donna dalla parte dell’animalità, Apollonie Sabatier, un’intellettuale con cui ebbe un rapporto affettuoso e Marie Daubrun, attrice della quale aveva una profonda adorazione. Riteniamo che la poesia sia proprio indirizzata a quest’ultima. 

Il luogo ideale dove trovare la perfetta armonia

L’invito di Baudelaire è ad un viaggio onirico in un altrove indefinito. È un luogo di congiunzione intellettuale e fisica, poiché si tratta di “andare a vivere laggiù insieme!”. Da ciò che emerge c’è una profonda complicità tra la donna e il poeta, o meglio questo è il desiderio di Baudelaire.

Questo luogo immaginario è un luogo di armonia e simbiosi tra due esseri: qui troviamo il tema dell’ideale baudelairiano. Un posto in cui le due anime si fondono diventando una sola e il desiderio è che questo rapporto possa durare tutta la vita. Il luogo esotico unirebbe gli opposti, eros/amore e thanatos/morte, e l’amore sarebbe spinto al suo culmine.

La donna è al centro della poesia, vettore di un amore libero e totale.

Un posto da sogno, davvero sensazionale

L’ossimoro “soli bagnati” e l’uso del plurale sottolineano la singolarità e l’esotismo dell’altrove evocato e rafforzano l’atmosfera pittorica del luogo.

Potremmo quasi pensare di vivere la visione di un quadro, leggendo i versi della poesia. Charles Baudelaire riesce a dipingere con le parole la descrizione di questo luogo ideale, possiamo dire metafisico. La poesia è composta come un trittico, ovvero una strofa che descrive l’atmosfera, una seconda che descrive la stanza e una terza che descrive la città.

“Misterioso” sottolinea l’atmosfera particolare del luogo evocato e rafforza l’idea di un luogo che sfugge alla descrizione naturalistica e viene vissuto attraverso tutti i sensi.

Uno stretto legame tra sensazioni, donna e luogo

I versi “dei tuoi occhi che brillano traditori fra le lacrime”, tracciano un paragone tra gli occhi della donna e le “soli bagnati e cieli foschi”.

Gli occhi della donna come una tela d’artista aprono al poeta questo luogo ideale e sono il punto di partenza per un viaggio e un sogno.

Le sensazioni, la donna e il luogo sono intimamente legati. L’invito di Baudelaire al viaggio è un viaggio di sensazioni, dove si sente, si ascolta e si vede. Tutte le sensazioni desiderate in questo luogo possono essere vissute.

Una camera da letto intima e un’esperienza ascetica

Passando alla seconda parte della poesia, Baudelaire evoca una camera da letto “levigata dagli anni”, quindi un luogo che si apre su altre epoche, un posto senza tempo. Un luogo intimo di complicità e unione di corpo e mente. Un luogo onirico che offre le proiezioni e le fantasie del poeta.

Il luogo a cui fa riferimento Baudelaire è quello dell’esotismo e della rarità, ovvero un luogo unico. Un luogo fortemente ornamentale, che mette in scena l’opulenza e un riferimento al lusso. La camera da letto diventa un tutt’uno con il mondo esterno e il viaggio si trasforma in una fuga dalla vita quotidiana.

Un luogo vissuto in modo esperienziale, attraverso i 5 sensi. Sono sensazioni uniche, piene di aspettative che toccano anche l’anima. Attraverso questo percorso esperenziale, Baudelaire intende raggiungere un livello superiore di realtà. 

Siamo nella fase onirica, tutti gli oggetti entrano in armonia con il pianeta. Gli oggetti che circondano Baudelaire sembrano entrare in simbiosi con il poeta, gli parlano. Siamo nel Simbolismo, corrente letteraria e artistica di cui Charles Baudelaire fu un precursore.

“La sua dolce lingua madre” può riferirsi a una lingua non corrotta dalla società in cui il poeta è imprigionato. Il poeta ritorna alle sue origini attraverso la sensazione e la “comunione” con gli oggetti. Questo verso può anche riferirsi ai ricordi del poeta, a un’epoca passata.

Il testo esprime musicalità, man mano che si procede con la lettura.

La vista diventa centrale nella poesia

“Guarda su quei navigli”, rivolto alla donna, si riferisce a un senso che è centrale nella poesia: la vista. “Il cui spirito è vagabondo” non fa che creare che un concetto ciclico de viaggio. Il sogno dell’altrove apre ad altri viaggi, ad altri luoghi, costantemente. 

Un luogo dove trovare la desiderata armonia

Questo “altrove”  è il posto ideale per la soddisfazione di tutti i desideri, l’idea di soddisfazione totale. Gli oggetti e il luogo rispondono ai desideri dei protagonisti.

C’è un concetto retorico anche dell’immobilità e del riposo, che fanno sì che grazie a questo viaggio il luogo diventa l’intero mondo. Questo invito al viaggio è quindi un cambiamento graduale, un movimento. È il cambiamento che il poeta si aspetta poter vivere per raggiungere l'”Ideale”, l’armonia. 

Attraverso questo viaggio è possibile scoprire quella luce, che la vita comune non riesce ad offrire. L’incontro con la donna è in realtà un passaggio verso una nuova dimensione. 

Se ci pensiamo in tanti ci siamo posti nella vita la fuga dalla monotonia e dalle routine che la vita offre. Il modo in cui presenta questo “andare oltre” Baudelaire è fatto in compagnia della donna desiderata, in cui l’amore, la passione diventano centrali per il raggiungimento del sublime. 

Non si parla, di semplice corporalità, ma di spirito, di anima, di sensazione che arrivano dal profondo per incontrare l'”Ideale” desiderato.

La vita di tutti i giorni provoca angoscia, solo attraverso questo percorso di sublimazione si può trovare la tanto desiderata pace e armonia. Ciò rende evidente perché Charles Baudelaire è uno dei più grandi poeti e pensatori della storia del pensiero mondiale.

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