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“Le foglie morte”, la poesia di Prévert sul ricordo di un amore finito

"Le foglie morte" racconta la nostalgia di un amore perduto nel tempo. Dolcezza e malinconia si mescolano in questi versi immortali di Jacques Prévert.

Il 4 febbraio 1900 nasceva Jacques Prévert, uno dei più grandi poeti francesi del Novecento. Le sue opere sono rimaste impresse nell’immaginario collettivo e hanno oltrepassato i confini della francofonia. Oggi, in suo ricordo, condividiamo con voi “Le foglie morte”, una meravigliosa poesia che parla di un amore sfiorito attraverso la metafora delle foglie secche.

Jacques Prévert

L’autore de “Le foglie morte”, nato nel 1900 e scomparso nel 1977, è forse il poeta francese più popolare del XX secolo. Attratto fin da giovane dalla lettura e dallo spettacolo, una volta terminati gli studi a Parigi, si guadagnò da vivere svolgendo vari piccoli lavori. Prévert scrive poesie molto immediate, create per entrare nella vita dei lettori.

Il tema dominante della sua produzione letteraria è l’amore. Egli vede tale sentimento come mezzo per salvare il mondo. La poesia di Prévert manifesta la voglia estrema di libertà. L’amore non si può incatenare o forzare, è quanto di più spontaneo esista al mondo, chiunque provi ad istituzionalizzarlo o a sottometterlo finisce inevitabilmente per perderlo.

Scrivere di amore e libertà

Con “Les feuilles mortes”, Jacques Prévert canta l’amore con assoluta libertà e scioltezza. I versi di questo componimento sono morbidi, fluiscono con naturalezza e parlano con semplicità di un nostalgico ricordo, un amore che è rimasto impresso nel cuore del poeta e che lo accompagnerà per sempre. Le foglie morte a cui rimanda Prévert sono, seppur prive di vita, sempre in movimento, sospinte dal vento. Così sono anche i ricordi dell’autore, che non cessano di muoversi e suscitano una dolce e malinconica nostalgia.

Il bellissimo testo di Jacques Prévert è diventato celebre in tutto il mondo anche grazie alla canzone interpretata da Yves Montand, dall’omonimo titolo “Le foglie morte”.

“Le foglie morte” di Jacques Prévert

Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com’era più bella la vita
E com’era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi

È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi

Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com’era più bella la vita
e com’era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica…
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre

È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.

“Les feuilles mortes”

Oh! je voudrais tant que tu te souviennes
Des jours heureux où nous étions amis
En ce temps-là la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu’aujourd’hui
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle
Tu vois, je n’ai pas oublié…
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Et le vent du nord les emporte
Dans la nuit froide de l’oubli.
Tu vois, je n’ai pas oublié
La chanson que tu me chantais.

C’est une chanson qui nous ressemble
Toi, tu m’aimais et je t’aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais
Mais la vie sépare ceux qui s’aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.

Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi
Mais mon amour silencieux et fidèle
Sourit toujours et remercie la vie
Je t’aimais tant, tu étais si jolie,
Comment veux-tu que je t’oublie?
En ce temps-là, la vie était plus belle
Et le soleil plus brûlant qu’aujourd’hui
Tu étais ma plus douce amie
Mais je n’ai que faire des regrets
Et la chanson que tu chantais
Toujours, toujours je l’entendrai!

C’est une chanson qui nous ressemble
Toi, tu m’aimais et je t’aimais
Et nous vivions tous deux ensemble
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais
Mais la vie sépare ceux qui s’aiment
Tout doucement, sans faire de bruit
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis.

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