Khail Gibran, poeta libanese naturalizzato statunitense. Con “Il Profeta” ha rivoluzionato il modo di vedere la nostra vita ed è stato in grado di aprire le porte alle riflessioni più profonde sul nostro essere, sul tempo e sui nostri sentimenti. La poesia è un salvagente è una poesia che ci parla proprio del potere salvifico di quest’ultima, a cui Gibran si aggrappa quando tutto sembra svanire.
La poesia come medicina
La poesia una salvezza, un vero salvagente a cui aggrapparsi quando il mondo e la vita sono nel caos. Quando tutto sembra svanire, quando il cuore “gronda”, Gibran si aggrappa alla poesia. Ma soprattutto Gibran lo fa “quando sono diventato così impenetrabile che neanche l’aria riesce a passare”, riferendosi a quei momenti in cui la vita ci indurisce e noi ci lasciamo sopraffare dalla negatività, dal nervosismo. La poesia diventa un’illuminazione in grado di fare luce nei momenti più bui. La poesia diventa una medicina per i momenti più complessi.
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La poesia
La poesia è il salvagente
cui mi aggrappo
quando tutto sembra svanire.
Quando il mio cuore gronda
per lo strazio delle parole che feriscono,
dei silenzi che trascinano verso il precipizio.
Quando sono diventato così impenetrabile
che neanche l’aria
riesce a passare.
Stella Grillo